Bagnone, grande festa dei Fratres Nuovi donatori e pioggia di medaglie

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Undici nuovi donatori del gruppo Fratres di Bagnone. Per loro, e per tuti gli altri, c’è stata la giornata dei Fratres, che si è svolta nella parrocchia di Vico, con la messa celebrata dal vescovo Vaccari e dal parroco Don Angelo Boattin. In chiesa moltissimi fedeli, donatori, rappresentanti delle associazioni locali della Misericordia di Bagnone e Villafranca, Aido Lunigiana, Fratres di Massa e Villafranca, provinciale presenti con i labari. Non potevano mancare il sindaco Giovanni Guastalli, la vice presidente della Provincia Elisabetta Sordi, in rappresentanza anche dell’azienda sanitaria, Alberto Albericci presidente provinciale Fratres, il dirigente Angelo Ferdani e l’insegnante Ivana Fornesi, che hanno consegnato al gruppo una raccolta di lavori eseguiti dai ragazzi delle scuole di Bagnone. La presidente del gruppo di Bagnone Rita Beccari ha relazionato sull’attività svolta in questi anni dai volontari, si è detta fiduciosa per il futuro, soddisfatta per le donazioni fatte e ha messo in evidenza che il prossimo anno il gruppo festeggerà 60 anni di attività. Spazio poi alle premiazioni e ai riconoscimenti. Undici i nuovi donatori: Elisabetta Barbieri, Tiziana Capineri Tosetti, Giacomo Cariati, Luca Castiglioni, Elia Domenichelli, Cristian Matteucci, Nicolò Pigoni, Andrea Padovani, Galanky Jules Mahossi, Simonini Ofman Pawel, Fiorangela Vinciguerra. Una croce d’oro per la 50esima donazione è andata a Stefano Cappanera, quattro medaglie d’argento per 25 donazioni a Velide Bautta, Silvia Barbieri, Michele Boggio, Lesar Luka, otto medaglie di bronzo per le 15 donazioni a Fabio Furia, Laura Furia, Stefano Pellegrini, Monica Ravera, Lucia Ricci, Elisabetta Zoppi, Gabriele Verni, Vilma Maurelli. Il gruppo di Bagnone è nato nel 1963 sotto la guida del presidente Don Leopoldo Mori, parroco di Mochignano fino al 1987, rimasto onorario fino alla sua morte. "E’ stato punto di riferimento di tutti - ha aggiunto Albericci - Il donatore è una figura di grande importanza in sanità, gli ospedali senza la disponibilità di sangue, plasma e piastrine donate sarebbero costretti a interrompere la propria attività. Il sangue non si fabbrica ma si raccoglie, per questo motivo la donazione del sangue rientra nei LEA, livelli essenziali di assistenza".

Monica Leoncini