
Il problema della mancanza di aule al liceo delle Scienze umane di Marina di Carrara resta. E questo nonostante l’autosospensione delle lezioni fatta dagli studenti e la manifestazione in segno di solidarietà dei ragazzi del liceo classico Repetti di giovedì mattina. Il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti rimbalza la palla alla dirigente Alessandra Carozzi: "I ragazzi hanno fatto richiesta di un cambio immobile – dice – e non lo può decidere la Provincia ma la dirigente. Noi da parte nostra stiamo andando avanti con i lavori al Montessori e aspettando che parta il progetto di ampliamento dell’articolo 21 del marmo". Progetto di ampliamento presentato dall’imprenditore del lapideo Paolo Borghini. Ma come mai i ragazzi protestano e chiedono alla Provincia di intervenire? In sostanza l’istituto comprensivo Montessori Repetti vede i ragazzi di Scienze umane del Montessori chiedere maggiori spazi per consentire di svolgere le lezioni in un unico istituto agli oltre quattrocento iscritti, una parte dei quali ospitati al liceo classico. Per questo gli studenti del Montessori avevano proposto di fare un cambio di sede e trasferirsi nell’attuale sede del classico Repetti, con il trasferimento dei circa duecento studenti nella scuola di Villa Ceci, per le Scienze umane ormai troppo stretta. Sulla questione interviene l’assessore alla cultura e all’istruzione Gea Dazzi, che in qualità di docente delle Scienze umane (ora è in aspettativa per completare il mandato da assessore), il problema lo conosce bene.
"Sono vicina alle richieste di questi ragazzi che da anni ormai attendono delle risposte da parte delle istituzioni competenti– dice l’assessore Dazzi -. In questo momento ci sono tre scuole: il liceo delle scienze umane, il linguistico e il classico che sono in sofferenza con conseguenti pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana di studenti, insegnanti e lavoratori. Posso quindi comprendere le giuste rivendicazioni degli alunni e il senso della loro protesta che sarà tanto più efficace quanto più sarà condotta all’insegna di un dialogo corretto e costruttivo tra tutte le parti coinvolte". Insomma sembra proprio che la situazione non cambierà fino a che non prenderà gambe il progetto di ampliamento dell’articolo 21. Di cambio di sede non se ne parla, perché come aveva spiegato la dirigente del Montessori Repetti, la professoressa Alessandra Carozzi, "Per poter fare una scelta del genere è necessario un intervento economico importante da parte della Provincia sulla sede del Repetti, con il rischio di perdere una storica biblioteca, l’aula magna e i laboratori. Allo stato attuale al Repetti non ci sono abbastanza spazi per contenere tutti i ragazzi delle Scienze umane".
Alessandra Poggi