Assalto Forza Nuova alla Cgil di Roma Arrestato l’imprenditore Franzoni

Il blitz ieri all’alba e poi il trasferimento in carcere. Le accuse: resistenza, devastazione e saccheggio aggravato

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di Claudio Laudanna

Sono entrati in azione ieri all’alba gli uomini della Digos di Roma per arrestare Nicola Franzoni. L’imprenditore carrarese, noto per le proprie posizioni no-vax, era nella propria casa di Marina quando si è visto arrivare alla porta i poliziotti della capitale che, con un blitz in piena regola, hanno così eseguito l’ordinanza di custodia cautelare su disposizione del procuratore aggiunto Michele Prestipino e del pubblico ministero Gianfederica Dito per l’assalto alla Cgil del 9 ottobre scorso. Franzoni, assistito dall’avvocato Jacopo Memo, è ora in carcere a Massa e dovrà rispondere di accuse pesanti che vanno da devastazione e saccheggio aggravato, fino alla violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata oltre che istigazione a disobbedire alle leggi e la violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nella capitale. In totale ieri la Digos ha eseguito cinque provvedimenti in tutta Italia, ma Franzoni è stato l’unico a finire in carcere.

E’ stato invece disposto l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia guidiziaria per Claudio Toglia, vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova e appartenente al gruppo ultras juventino ‘Antichi valori’, mentre dovranno osservare solo l’obbligo di dimora il militante di Forza Nuova Alessandro Brugnoli e ancora Mirko Passerini ed Emiliano Esperto. Per gli stessi fatti sono già a processo, tra gli altri, i leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino e Roberto Fiore e l’ex Nar Luigi Aronica, tutti detenuti. In questi mesi l’attività investigativa della Digos romana, assieme alla polizia scientifica, è andata avanti senza sosta e così le forze dell’ordine sono riuscite a raccogliere numeroso materiale per ricostruire quanto accaduto lo scorso autunno quando le immagini della devastazione nella sede del sindacato conquistarono tutte le prime pagine nazionali.

A carico di Franzoni ci sono al momento diversi video di quel 9 ottobre che, secondo gli inquirenti, lo identificherebbero come uno dei leader della piazza, e dei conseguenti disordini, al pari di Castellino e Fiore. "Siamo a Roma e l’abbiamo presa, la piazza segua Giuliano Castellino, l’obiettivo lo capirete" è una frase attribuita all’imprenditore carrarese e riportata nell’ordinanza di custodia nella quale si mette anche in luce come Franzoni compaia in quelle ore concitate sempre scorato da diverse persone. Inoltre, da quanto trapela, in un’altra registrazione lo si sente dire "Quando si stabilisce la strategia di andare a occupare la Cgil la stabiliamo noi e si va a occupare la Cgil".

A rendere poi ancora più complicata la posizione di Franzoni ci sono anche una serie di post pubblicati sui social nei giorni successivi all’assalto alla sede del sindacato. "Con Castellino abbiamo fatto tremare l’Italia" scrisse poco dopo i fatti di Roma, mentre tre giorni dopo, il 12 ottobre, pubblicò su Facebook una foto di lui in un furgone scrivendo "questo è il modo con cui grazie a Castellino sono entrato di nascosto a Roma". Come se non bastasse, infine, Franzoni fu poi promotore della manifestazione dello scorso 14 febbraio a piazza Venezia, a Roma, violando per l’ennesima volta il divieto di ingresso nella capitale. Una lunga serie di infrazioni quindi che hanno spinto i pm nel suo caso a chiedere la misura cautelare del carcere.