"Antona: il Paese dei Cento Presepi, un'esperienza unica"

Antona si trasforma in una città magica durante le festività natalizie grazie ai presepi artistici e artigianali che riempiono le strade. Un'esperienza unica che valorizza la spiritualità, l'arte e la creatività dei residenti. Un'occasione da non perdere per scoprire la ricchezza di storia e tradizioni dei paesi montani.

Antona paese dei cento presepi. Luci e addobbi, presepi sparsi ovunque, in luoghi impensabili, tra nicchie di sasso e anfratti, sui davanzali delle finestre, sulla soglia delle porte, appesi ai muri lungo le stradine che si intersecano confluendo nella piazza principale, dove il presepe occupa il centro, grande e luminoso. Antona si riconferma paese dei cento presepi, stavolta in maniera ufficiale visto il cartello che si legge all’ingresso del paese, sia salendo che scendendo lungo la strada principale, apposto per volontà del parroco don Primiero Scortini. Si apre così uno stupendo itinerario scoprendo, passo dopo passo, un’arte che si fonde nella religiosità di quei luoghi millenari. L’atmosfera è da sogno, nella luce soffusa immersa in un silenzio inusuale per i visitatori, abituati come siamo al caos della città. E’ in quel silenzio ovattato che meglio si respira il senso della natività, esposta in ogni dove fino a raggiungere, in alto, la chiesa di San Gemignano, che conserva all’interno la pregiata pala d’altare della Natività in terracotta invetriata di Benedetto Buglioni (1530) della scuola dei Della Robbia. Le luci si sono accese l’8 dicembre, radunando molte persone nella piazza principale, piazza San Rocco dove un gruppo di giovani organizza l’evento con strutture rappresentanti in modo originale e innovativo i simboli del Natale.

"Ormai tutto il paese è contagiato da questo avvenimento – spiega don Scortini – e i presepi artistici e artigianali aumentano di numero, anno dopo anno, rafforzando il messaggio cristiano. Antona è il paese protagonista dei presepi, un caso unico dove si esprime una sensibilità religiosa, artistica e creativa. Sono 125 i presepi all’aperto, tutti numerati. Dopo aver visto ’Corsanico il paese della musica’, ho voluto conferire in modo ufficiale il nome ’Antona il paese dei cento presepi’, e si legge nei cartelli sia scendendo da Arni che salendo dalla città. Li ho messi in attesa che lo faccia il Comune".

Con presepi di tutte le fogge e dimensioni, Antona si veste di spiritualità e numerose sono le persone e le famiglie in visita. Non sarebbe male inserire questo magico evento di espressione popolare all’interno del programma natalizio del Comune. La città si abbellisce per le festività grazie a risorse pubbliche, ma la montagna che fa? I residenti di rimboccano le maniche e nascono eventi spontanei, nella magica atmosfera dei paesi montani già predisposti per accogliere le festività. Immaginiamo per Antona l’aggiunta di un impianto di filodiffusione con canzoni di Natale a completamento dell’opera dei laboriosi residenti. E soprattutto immaginiamo un calendario del Comune dove i borghi montani non siano dimenticati ma valorizzati per la loro ricchezza di storia, di tradizioni, ingegno e impegno. "Sì, sarebbe bello inserire Antona e i nostri paesi nel circuito del turismo natalizio – commenta don Scortini –. Potrebbe diventare una risorsa".

Angela Maria Fruzzetti