Anpi, Bigini si è dimesso La Cordoni nuova guida

"Abbiamo già lavorato insieme ad un programma che prevede una struttura con un direttivo che punti soprattutto sui rapporti con la scuola: il futuro è lì"

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Slitta il congresso dell’Anpi per la pandemia. Ma alcune novità possiamo annunciarle: la presidenza dell’Anpi, sezione Patrioti Apuani - Linea Gotica di Massa, andrà all’onorevole Elena Emma Cordoni, già vicepresidente. L’Anpi ha accolto le dimissioni di Dino Oliviero Bigini, che resterà presidente onorario.

"Mi presento dimissionario e sarà Elena Cordoni la nuova presidente dell’Anpi – dice Bigini, classe 1929 – . Abbiamo già lavorato ad un programma che prevede una nuova struttura, con un direttivo che diriga le commissioni con rapporti con la scuola, le comunicazioni. La convenzione con il Miur c’è da molti anni ed è stata rinnovata per cui faremo una commissione o direttivo con alcuni soci che lavorano nel settore e vedremo se riusciamo ad attivare la convenzione con la scuola attraverso la Provincia".

Cosa porterà questo congresso?

"Il congresso segna il passaggio della generazione. Non siamo un’associazione di reduci ma un’associazione con obiettivi ideologici molti precisi nell’attuazione della Costituzione della Repubblica. Non siamo un partito e non lo saremo mai. Credo che di fronte a questi partiti “liquidi“ che se la squagliano e che inventano personaggi dobbiamo assumere maggiori responsabilità. Per esempio, la legge sui partiti non è mai stata fatta e ci troviamo nelle schede i nomi dei leader: siamo fuori dal mondo e fuori dalla Costituzione. Abbiamo permesso che Berlusconi mettesse nella scheda il suo nome e così troviamo Salvini, Meloni… Per fortuna il Pd ad ora l’ha scampata ma nemmeno il Pd è un partito con cui ci si può rapportare, fare riunioni, discutere...".

In questa situazione politica, quale ruolo può avere l’Anpi?

"E’ dovere dell’Anpi insegnare ai giovani a conoscere la Costituzione, dare loro la capacità di capire. Sono i Vangeli del Cristo tradotti in età moderna. Lui diceva “siamo tutti fratelli“, noi lo abbiamo scritto come diritto e come dovere della Repubblica italiana “siamo tutti fratelli e sorelle“ come dice ora Papa Francesco, ritornando al concetto del Vangelo. Ci fidiamo dei giovani, certo, sono nati con la libertà e devono difenderla".

Qualche timore in questo passaggio generazionale?

"Temo la svolta che potrebbe prendere l’Anpi, diventando un rifugio e non una bandiera. Noi siamo la bandiera e il prodotto della Costituzione e dobbiamo difendere i diritti dei cittadini, l’uguaglianza, le nostre idee di libertà e democrazia".

C’è un desiderio che le sta particolarmente a cuore?

"L’Anpi di Massa Carrara, che non c’è da tempo. Vediamo se riusciamo a organizzarci per far capire che la nostra Provincia ha bisogno di essere unita".

Angela Maria Fruzzetti