
Lunigiana, 9 marzo 2023 – Il sistema di prenotazione delle analisi a Pontremoli e in Alta Lunigiana è inaccessibile. Ci sono utenti che per giornate intere provano, senza riuscirci, a prenotare un prelievo. La situazione sta causando lamentele e proteste tra la popolazione. "Non si comprendono le ragioni per cui il punto prelievi di Pontremoli risulti essere l’unico in zona in cui sia impossibile prenotare attraverso il nuovo portale zero code", sostengono il sindaco Jacopo Ferri e la vice Clara Cavellini, che hanno invitato la direttrice generale dell’Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani a intervenire. Ma non è solo questo l’unico neo del sistema sanitario della Lunigiana.
“I pazienti lunigianesi obbligati a sostenere cicli di radioterapia, anche quotidiani - aggiungono gli amministratori pontremolesi - potendo fruire di tale servizio solo in Costa, sono costretti a dover interpellare parenti e amici od operatori di settore per i trasporti. Crediamo che la cosa sia molto grave trattandosi peraltro di malati oncologici perché, come accade per molte altre situazioni, una tale organizzazione tende a discriminare due volte chi si trova lontano dal luogo di fruizione del servizio per lo spostamento da affrontare e per i costi connessi". Vengono segnalate molte altre questioni aperte per le quali il sindaco incita la direttrice Casani a un confronto per parlare di ristrutturazioni varie, antincendio, posti letto hospice, carenza di medici e operatori in diversi reparti, solo per citarne alcune. Infine torna la questione del direttore di una Unità operativa complessa in ottemperanza dalla disposizione assunta dal consiglio regionale un paio d’anni fa. "Abbiamo preso atto della nomina del dottor Gerali come responsabile dei presidi lunigianesi, ne siamo felici - concludono Ferri e Cavellini - Fin d’ora però torniamo a sottolineare che questa soluzione non possa e non debba che essere temporanea, essendo necessario procedere al più presto alla costituzione di un’apposita Uoc che contraddistingua tale ruolo, con le dovute autonomie. Ogni ulteriore ritardo rappresenterebbe l’ennesima offesa al territorio della Lunigiana e all’istituzione regionale che dovrebbe indirizzare le politiche sanitarie".
Si è rivolto alla direttrice Casani anche il sindaco di Tresana Matteo Mastrini, che è anche vice coordinatore regionale di Forza Italia, chiedendo che sia concessa una deroga ai nuovi medici di medicina generale per poter essere impegnati a funzioni di guardia medica. "Un’opzione che, almeno in parte, potrebbe contenere gli effetti della straordinaria carenza di medici di medicina generale che si sta registrando a livello nazionale - spiega Mastrini - Ora i numeri sono negativi, ma nel 2006 avevamo 10 guardie mediche: Zeri, Pontremoli, Villafranca, Bagnone, Licciana, Aulla, Montedivalli, Gragnola, Fivizzano e Fosdinovo. Visto che i medici appena entrati in servizio potrebbero essere demandati a questa funzione, chiedo all’Asl di attivarsi perché ciò sia possibile". Un’altra urgenza è il numero verde per le guardie mediche: il servizio non risulta attivo e ocorre rimediare a tal criticità.