Albertina e le altre, storie di donne e guerra

Fivizzano, il libro di Fruzzetti racconta le vicende di chi visse l’estate del 1944. Tante testimonianze raccolte in un viaggio nel tempo

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Una full immersion intensa quella che si è conclusa a Fivizzano, al Museo degli Agostiniani per la “Settimana della Memoria“ promossa dal Comune per aprire con i giovani studenti momenti di riflessione. Gran finale con la presentazione del libro “Albertina e le altre“ della collega Angela Maria Fruzzetti. Ha dialogato con la scrittrice Marina Pratici, delegata alla Memoria del Comune di Aulla, dopo l’introduzione di Francesco Leonardi, del Comune di Fivizzano, il quale ha letto alcuni brani tratti da libro, soffermandosi sulla testimonianza di Albertina, quando nell’estate del 1944 si recò a Vinca per vendere sale e trovò invece il paese distrutto, e visse con i sopravvissuti al massacro nazifascista (174 morti) l’agonia di quei giorni. "Arrivai a Vinca che le teste delle mucche fumavano ancora…" e racconta una delle pagine più terribili di quella dannata estate. Ha preso parola anche il sindaco Gianluigi Giannetti ringraziando l’autrice per aver portato le memorie tra gli studenti delle scuole superiori di Fivizzano. Presente anche l’assessore alla cultura Francesca Nobili, che ha elogiato l’iniziativa, e il delegato alla memoria, Roberto Oligeri. Sul tavolo, la Coperta della Pace, di cui Fruzzetti è ideatrice con l’amica Patrizia Fazzi. A nome dell’Accademia apuana della Pace, che coordina il progetto, Angela Maria Fruzzetti ha donato uno dei quadrati che formano la coperta alla delegata Marina Pratici e al sindaco Gianluigi Giannetti, in un messaggio di pace. Gli studenti hanno ascoltato le storie di “Albertina e le altre“, un progetto che vuole riannodare il filo ad altre testimonianze orali raccolta in questi ultimi anni. "Sono le ultime voci che esigono spazio e memoria – ha commentato – Le “altre“ sono donne sopravvissute agli eccidi di Forno, Guadine, Fosse del Frigido. La memoria è un dovere ed è mio dovere consegnare ai giovani le memorie che ho raccolto". E ha aggiunto: "Ho scritto di Albertina pensando di esagerare, di raccontare una storia troppo crudele. Stentavo a crederci. Poi, ho sentito Neda, il racconto sulle donne stuprate e uccise al Mandrione, gli indumenti intimi trovati tra i vicoli di Vinca e ho detto: Albertina non aveva esagerato". Agli studenti è stato donato il libro “Albertina e le altre“ affinchè si nutrano di storie che raccontano ciò che non deve più accadere. Presente anche Neda Quartieri, con la sua maglietta bianca e la scritta rossa "Io sono Vinca. Non dimenticare". Con il libro è stato portato anche il fumetto realizzato da Giulio Peranzoni sulla storia di Albertina.