Frana a Cava Fornace: un esposto alla Procura

I Comitati chiedono indagini su cause e gestione .

Un esposto in Procura per l’incidente alla discarica di Cava Fornace. Lo ha presentato il Coordinamento dei comitati e delle associazioni per la depurazione, bonifiche e la ripubblicizzazione dei servizi del servizio idrico (Cca Dbr). "Per sollecitare le Procure a fare approfondimenti attraverso gli organi deputati – spiega –, per accertare la sussistenza di fatti penalmente rilevanti in riferimento alle cause e alle conseguenze dell’incidente, come anche in riferimento alle eventuali criticità gestionali. Sono stati richiesti anche accertamenti in merito alle sostanze chimiche coinvolte che a nostro giudizio devono essere facilmente mente individuate nell’impianto, dove è scaturita la fuoriuscita".

Sulla discarica di Cava Fornace la discussione, mai spenta, si accende: le associazioni alzano timori, striscioni e anche la voce. "Si trova a poche centinaia di metri dai centri abitati e dal Lago di Porta – continuano a sottolineare – . Il lago, nel 1998 è stato inserito nel Sistema regionale delle aree protette, quale Area naturale protetta di interesse locale (Anpil) e si estende nei Comuni di Montignoso e Pietrasanta per 159 ettari. Nel 2003 è stato riconosciuto quale area di interesse naturalistico europeo ricca di biodiversità vegetale e animale con 18 specie animali in via di estinzione e per la presenza del Tarabuso un airone raro in tutta Europa".

L’incidente del 6 maggio è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Come durante la tappa del Giro d’Italia anche ieri mattina, davanti al Comune di Montignoso, i comitati contro la discarica hanno appeso striscioni con la richiesta di chiusura definitiva e bonifica. Comitati che poi hanno incontrato l’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni. "Con alcuni di loro avevo già parlato di recente – spiega l’assessore –. Sono stati rassicurati nel merito degli effetti di quanto accaduto e ho assicurato il massimo presidio. La Regione ha imposto un percorso valutativo più rigoroso e approfondito".

Intanto dalla Lega è partita un’interrogazione al presidente della Regione Giani, e alla giunta toscana: il consigliere e membro della commissione ambiente, Massimiliano Baldini, sollecita la chiusura di Cava Fornace. "Si tratta di una situazione non più procrastinabile dove l’intera giunta regionale, a cominciare dall’assessore Monni, deve provvedere a quanto le viene sollecitato da tempo".

P.P.