5Stelle, battuta d’arresto "Risultato prevedibile E’ tempo di ricostruire"

Bennati recrimina: "C’è chi ha dato informazioni errate sul voto disgiunto. Percentuali non comparabili con il 2018, quando eravamo al 33% nazionale".

5Stelle, battuta d’arresto  "Risultato prevedibile  E’ tempo di ricostruire"

5Stelle, battuta d’arresto "Risultato prevedibile E’ tempo di ricostruire"

Rispetto a cinque anni, fa il risultato portato a casa dal Movimento Cinque Stelle in questa tornata elettorale è di un altro tenore. Dal 15,06% incassato allora dalla lista pentastellata, siamo passati al 5,49% in coalizione come polo progressista. Che si è tradotto in un 2,77% per il M5S e nel 2,83 di Unione popolare.

"Ma – spiega Daniela Bennati – si tratta di un risultato che è in linea con il trend del partito anche nelle altre città della Toscana dove si è votato, a prescindere dal fatto che corresse da solo o in coalizione. E c’è da sottolineare come non sia paragonabile a quello di allora. Alle precedenti amministrative eravamo al 33% a livello nazionale, nel picco dell’onda: insomma, il contesto è di per sé diverso. Comunque la base ha retto, si può e si deve naturalmente migliorare". Nessun orientamento certo per l’eventuale indicazione di voto al ballottaggio.

"Questa volta siamo in coalizione con un’altra forza, senz’altro ci consulteremo per valutare l’opportunità o meno di dare un’indicazione di voto – precisa la Bennati – Sia il risultato generale che il nostro quarto posto non ci sorprende. Siamo molto tranquilli, la campagna elettorale è stata particolarmente corta, un aspetto questo che senza dubbio non ha aiutato. Però ce l’abbiamo messa tutta nel rispetto dei nostri valori e del nostro programma. E così, oltre a chi ci ha accordato la sua preferenza, dico grazie sia agli alleati che gli attivisti, ai simpatizzanti e alla squadra tutta. Il Movimento 5 Stelle deve e può crescere: il percorso è già segnato, visto che giusto poche settimane fa per dare una struttura più radicata nel territorio sono state fatte nomine di coordinatori, come ad esempio quella di Luana Mencarelli a responsabile provinciale".

Bennati analizza anche il dato del forte astensionismo "che è un trend sintomo di una disaffezione che in parte è anche comprensibile", soffermandosi sull’impressione "che siano state date volutamente in molti casi indicazioni errate sul metodo di voto disgiunto, ecco perché non mi stupisce che le schede nulle siano state in così gran numero. Oltre alla battaglia per il posizionamento delle plance elettorali, la campagna si è caratterizzata per la sua brevità: ripeto, elementi che hanno penalizzato.