5 Stelle e Unione Popolare contro Incoronato: "Non all’altezza del ruolo"

Il presidente del Consiglio Comunale di Massa minaccia il pubblico di farlo espellere dalla polizia municipale, violando il regolamento comunale. Unione Popolare e Movimento 5 Stelle denunciano l'uso strumentale dei vigili urbani da parte della maggioranza e la mancanza di terzietà da parte del presidente.

"Il presidente del consiglio comunale, Agostino Incoronato, verifichi il regolamento prima di minacciare il pubblico di farlo spedire fuori dalla polizia municipale". E’ il commento di Unione Popolare che torna sui fatti accaduti lunedì in consiglio comunale evidenziando sin da subito che "non possiamo dirci sorpresi dall’immagine del primo cittadino durante il consiglio, intento a registrare le reazioni dei lavoratori presenti che manifestavano. Noi non ci abitueremo mai a tacere di fronte a intimidazioni e minacce, soprattutto da parte di chi rappresenta le istituzioni, né ad assistere alla resa della Sala 10 Aprile ad aula di tribunale. Per questo ricordiamo al presidente Incoronato di verificare il regolamento comunale prima di minacciare i presenti in aula di farli spedire fuori dall’aula dalla polizia: per esercitare tale diritto è necessaria l’approvazione del consiglio comunale. Il consiglio comunale ha più di un potere, quello di contestare l’uso strumentale dei vigili urbani da parte della maggioranza e quello di richiamare gli stessi consiglieri a tenere un linguaggio non ostile".

"I fatti del consiglio di Lunedì sono estremamente preoccupanti – sottolinea poi Luana Mencarelli del Movimento 5 Stelle –. Non si è voluto tener conto delle ripercussioni che dovranno subire le aziende di vendita all’ingrosso già avviate e presenti sul nostro territorio che, dovendo rivolgersi allo stesso mercato, soccomberanno di fronte all’offerta della grande distribuzione, come succede ai negozi di fronte agli altri colossi. Bisogna poi sperare che togliere spazio ai progetti avanzati dal settore della nautica non induca le aziende a delocalizzare. Il presidente del Consiglio ha poi dimostrato di non essere all’altezza del ruolo che ricopre e di non perseguire la terzietà, ma di rispondere a ciò che gli viene richiesto dal sindaco, seduto al suo fianco. Pretende che gli altri rispettino le regole ma è il primo a calpestare il Regolamento quando non mette in votazione le richieste dei consiglieri, come quella avanzata dalla consigliera Daniela Bennati, di sospendere il Consiglio per permettere ai grossisti presenti di esporre le loro preoccupazioni".