"Non dobbiamo demoralizzarci, i ragazzi hanno saputo tener testa" La prestazione dei rossoneri non delude Deoma: "Guardiamo avanti"

Tornano a casa sconfitti ma a testa alta, l’intervento di Visconti su Rosafio costa caro alla squadra

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Sconfitta (di misura), ma a testa alta, complice un arbitraggio perlomeno discutibile: così la Lucchese è uscita dal "Mapei". La squadra di Maraia, soprattutto nel primo tempo, ha avuto a forza di reagire dopo la "sventola" di Lanini dalla tre quarti campo, che ha lasciato di stucco Coletta, e lo ha fatto con il suo uomo migliore, il giovane Rizzo Pinna, autore di un pallonetto vincente da oltre 30 metri con Turk fuori dai pali. Poi i rossoneri hanno pagato dazio su un intervento scomposto di Visconti ai danni di Rosafio in piena area di rigore, puntualmente sanzionato dal direttore di gara. Nella ripresa si è giocato poco e male da ambe le parti, complici i 10 cambi che hanno fatto saltare tutti gli schemi, i ripetuti falli, ed il "culing break ", cioè le brevi interruzioni per dissetarsi. Dunque ha vinto, come da pronostico, la Reggiana, grazie anche ad una direzione di gara troppo sbilanciata a favore dei granata, ma la Lucchese ha disputato una buon gara ed avrebbe meritato il pari. Si vede chiaramente che la squadra ha bisogno di avere al top della condizione giocatori-chiave come Mastalli, come Franco, come Di Quinzio ed aspetta di poter utilizzare anche Bianchimano per supportare il lavoro di Romero, in attacco, ma intanto prende atto della tenuta dei giovani, da Rizzo Pinna, ad Alagna, a Quirini, a Bruzzaniti e allo sfortunato Pirola (contusione al ginocchio).

Una vittoria, quella della "corrazzata" Reggiana con pochi reali meriti, che è stata così commentata a fine gara dal diesse Daniele Deoma: "Credo che la Lucchese sia stata in partita per tutti e i 95 minuti. Vorrei rivedere l’episodio del rigore, ma lasciamo stare. La cosa più importante è che i ragazzi hanno tenuto bene il campo contro la superfavorita del girone. Ora dobbiamo continuare nel percorso di crescita e di conoscenza. Servono almeno 4-5 gare. Intanto pensiamo a sfruttare al meglio il doppio confronto casalingo". Emiliano Pellegrini