REDAZIONE LUCCA

Maraia, lo "stratega" che ha conquistato Lucca

Serie C. Allenatore serio e pragmatico, sta portando la Lucchese oltre le previsioni iniziali e si è guadagnato la stima di squadra e tifosi

Oggi parliamo di Ivan Maraia, del 54enne allenatore italo-svizzero della Lucchese, che senza fare tanti clamori si è ritagliato un posto nella "top ten" della classifica, che al giro di boa non ha ancora una squadra in grado di prendere il largo. Questa estate Daniele Deoma, dopo l’illusione che a Lucca sarebbero arrivati imprenditori italo-australiani, e dopo la partenza di Pagliuca verso la città del Palio, decise che serviva un allenatore esperto della categoria per guidare una squadra che, nel frattempo, aveva cambiato pelle.

E quando la scelta cadde su Ivan Maraia, che aveva deciso di confrontarsi con una realtà diversa rispetto a Pontedera dove era stato la bellezza di sette stagioni ottenendo dei buonissimi risultati, a Lucca qualcuno storse la bocca, perché pensava che un tecnico abituato a lavorare in una "piazza" senza pressioni come Pontedera, con un squadra impostata prevalentemente sui giovani, avrebbe potuto incontrare delle difficoltà nella gestione complessiva di un gruppo composto anche da giocatori da serie B (Tiritiello e Di Quinzio su tutti) e non avrebbe retto il peso delle maggiori responsabilità derivanti dall’essere sul ponte di comando di una Lucchese dal blasone illustre. Invece Maraia, con il suo fido Nenciarini e il suo affiatato gruppo di lavoro, lavorando sodo, con grande professionalità, si è guadagnato non solo la fiducia della società e la stima della squadra, ma anche quella dei tifosi, perché hanno apprezzato il modo con il quale il mister ha gestito anche le situazioni più complicate, dovute a una lunga serie di infortuni e a qualche risultato storto. Ma Maraia si sta dimostrando anche un abile stratega nel preparare e gestire le partite dal punto di vista tattico, oltre a essere stato bravo nel cambiare il modulo, passando dall’iniziale "3-5-2", a un "4-3-3" dell’ultimissimo periodo.

Siamo di fronte, insomma, a un allenatore serio, pragmatico, profondo conoscitore della categoria, che tuttavia non ha avuto un attimo di incertezza, quando il giorno del suo insediamento al Porta Elisa, disse in modo chiaro che l’obiettivo della Lucchese era quello di fare un punto in più della stagione passata. E a giudicare dall’andamento sin qui fatto, si direbbe che i rossoneri stiano marciando con un passo superiore a certe previsioni finali, avendo oltretutto ancora la partita di Olbia per salire più in alto in classifica. Ma la gara del "Nespoli", contro la piccola… colonia di ex rossoneri (Minala, Babbi, Zanchetta e Nanni) nasconde qualche insidia, specie se non sarà affrontata con quel piglio, quello stesso approccio che i rossoneri hanno avuto contro le "grandi". L’Olbia non lo è, ma è in piena bagarre nella parte bassa della classifica e proprio per questo motivo servirà una prestazione importante. La squadra, infine, parte con un giorno in anticipo verso l’isola, con mister Maraia che ha tutti a disposizione, a parte gli infortunati storici Coletta, Di Quinzio, Tumbarello e Bianchimano, oltre allo squalificato Bachini. Inizialmente dovrebbero giocare gli stessi di sabato contro la Carrarese.

Intanto la società rossonera, in sinergia con la ditta Nardini, ha deciso di ideare per i propri tifosi un regalo speciale. Nardini ha messo a disposizione due delle sue bottiglie più famose, il Leone 70 ed il Punch al mandarino, per uno speciale regalo di Natale a tinte rossonere. Le due bottiglie, saranno inserite in un’apposita scatola, assieme ad una delle tre maglie celebrative già lanciate nei giorni precedenti. Il tutto disponibile al Lucchese Point tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.

Emiliano Pellegrini