Lucchese, Reggio da dimenticare in fretta

I rossoneri hanno disputato una buona partita, ma sono usciti sconfitti un po’ dalle circostanze e un po’ dalla forza degli avversari

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Detto che una squadra forte e completa in ogni reparto come la Reggiana non ha bisogno di "aiutini" per vincere le partite, come in realtà è successo domenica al "Mapei" di fronte a 5mila spettatori, quando l’arbitro romano ha usato, ad esempio, due pesi e due misure nella valutazione dei falli e quindi dei cartellini; oppure in occasione del calcio di rigore che proprio limpido non era, decretato per un intervento di Visconti su Rosafio. Niente. Cose che possono succedere, specialmente quando giochi sul terreno della favoritissima per la vittoria finale.

Intendiamoci: la Reggiana ha fatto la partita ed ha meritato. Su questo non ci piove, ma La Lucchese non ha affatto sfigurato, ricordando che ha schierato complessivamente cinque "under" (nessuno in campo granata), come ha sottolineato l’allenatore Maraia, bravo nella preparazione della gara dal punto di vista tattico: "Nel primo tempo la squadra ha concesso solo tiri da fuori. Dispiace aver preso due gol su palle perse in uscita, abbiamo lasciato il possesso, ma non le occasioni, mentre nel secondo tempo abbiamo concesso occasioni ai nostri avversari. Abbiamo pagato una condizione fisica, che non può essere ancora ottimale, ma i ragazzi hanno dato tutto e la squadra non ha nulla da rimproverarsi".

Intanto sono molte le cose positive che si sono viste al "Mapei", come la bravura di Rizzo Pinna nel saltare l’uomo, oltreché nel cercare il gol dalla grande distanza, che non è stato causale, ma voluto; oppure la sicurezza di Coletta, la sicurezza di Tiritiello e la solidità a centrocampo di Franco. In attesa che anche i vari Bachini, Mastalli, Di Quinzio, Maddaloni raggiungano la migliore condizione fisica, è importante il recupero dell’attaccante Bianchimano per evitare che Romero si trovi a dover sopportare da solo il peso offensivo. Alle corte: la Lucchese di Reggio è piaciuta, perché è stata squadra, perché non ha mai mollato.

I rossoneri hanno due impegni casalinghi consecutivi contro avversari alla portata: domenica l’Imolese (ha avuto ragione dell’Alessandria con un rigore di Stijepovic) e mercoledì, giorno di Santa Croce, il Pontedera (i granata hanno perso ad Olbia solo al novantesimo), tenendo sempre presente che non ci sono avversarsi deboli e che di solito nelle prime giornate le squadre non sono ancora rodate al meglio e che le sorprese possono essere sempre dietro l’angolo (leggi la vittoria della Carrarese a Cesena. Nei prossimi giorni sarà valutato l’infortunio occorso al difensore Pirola, che in occasione del salvataggio a portiere battuto, si è infortunato alla tibia.

Emiliano Pellegrini