Lucchese: eutanasia di un sogno. Pantera, ricostruzione difficile

Il monte ingaggi peserà sul budget: tanti biennali da valutare. Squalifiche: un turno a Tiritiello e a Gorgone

Lucchese: eutanasia di un sogno. Pantera, ricostruzione difficile

Lucchese: eutanasia di un sogno. Pantera, ricostruzione difficile

I sogni muoiono all’alba. Non è soltanto il titolo del film del 1961 diretto da Craveri, Gras e Indro Montanelli. Ma l’amara conclusione della stagione sportiva della Lucchese che pure era iniziata sotto una buona "stella", quella dell’arrivo sulla scena societaria di Andrea Bulgarella. I sogni di poter entrare nei play-off si sono ufficialmente infranti contro una solida Carrarese, anche se erano già stati compromessi da tutta una serie di risultati negativi precedenti, tra i quali le sei precedenti battute a vuoto casalinghe.

Un brutto risveglio quello di lunedì mattina, oltretutto sotto un cielo imbronciato. Un risveglio che impone di fare riflessioni serie ed oggettive, non tanto su quello che poteva essere e non è stato, quanto, piuttosto, su come sarà il domani. Ma, per quello, aspettiamo il presidente Bulgarella che dovrebbe parlare solo dopo la conclusione ufficiale del campionato.

Oggi, intanto, vogliamo portare all’attenzione dei tifosi un dato di fatto inoppugnabile per quanto riguarda la situazione contrattuale dell’ attuale "rosa". Gli allora responsabili di mercato, Mangiarano e, in parte, Frara, nel potenziare la squadra che, a detta dei dirigenti, con l’"ad" Lo Faso in testa, era stata attrezzata per disputare un campionato da primi cinque, massimo sei posizioni finali, avevano, per così dire, "ereditato" dalla vecchia gestione i soli De Maria, Quirini, Ravasio (poi al Sorrento), Tiritiello, Benassai, Tumbarello, Rizzo Pinna e Coletta; con gli ultimi quattro in scadenza di contratto. Ben otto i nuovi giocatori ingaggiati: Djibril, Guadagni, Fedato, Gucher, Magnaghi, Russo, Sabbione, poi Visconti, tutti con contratti biennali, come del resto quelli che sono stati fatti all’inizio della stagione a Gorgone, Testini e Frara.

Senza voler entrare nel merito delle qualità tecniche dei nuovi arrivati, quello che, ora, peserà nella ricostruzione della Lucchese del prossimo campionato, sarà sicuramente sì gli anni di contratto di quei giocatori che, per un verso o per l’altro, hanno deluso le aspettative; ma, soprattutto, peserà l’entità dei loro ingaggi.

Dando per scontato che i vari Rizzo Pinna, Benassai, Coletta e Tumbarello (fino a ieri sembrava fosse pronto a firmare il rinnovo, poi non se ne è saputo più nulla) se ne andranno via a parametro zero, e che i vari Disanto, Chiorra, Yeboah, Astrologo rientreranno alle rispettive basi, per fine prestito, servirà una specie di… mago per rimettere in piedi una nuova squadra che abbia certe ambizioni, stando almeno alle ultime dichiarazioni rilasciate proprio al nostro giornale da parte del presidente Bulgarella.

E chiudiamo con un’ altrettanto brutta considerazione, come brutto e deludente è stato il campionato: domenica scorsa, in occasione dell’ultima gara casalinga della stagione che lasciava aperto un sia pur sottilissimo spiraglio in chiave play-off, la squadra è stata lasciata sola al suo destino. Sembra, infatti, che non fosse stato presente l’"ad" Lo Faso. Perchè? Che segnale è stato?

Infine le squalifiche: un turno a Tiritiello e al trainer Gorgone; duemila euro di ammenda al club.

Emiliano Pellegrini

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