Il Forte torna in Eurolega Completata l’iscrizione

Resta sempre intricata la situazione internazionale dopo l’ultima scissione. La dirigenza rossoblù: "Solidali con l’Echa, ma vanno rispettare le istituzioni"

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Sempre più intricata la situazione dell’hockey internazionale. Da una parte l’europeo senior, rinviato a novembre, rischia di avere quattro sole partecipanti, sorte simile potrebbero avere le rassegne continentali giovanili e femminili. Sul fronte dei club c’è la sfida del’Ehca (European Roller Hockey League) alla Wse (la federazione europea) che non sembra trovare soluzione. I club Dell’Ehca, a parte il Forte dei Marmi, non si sono iscritti all’Eurolega con l’intento di dare vita a un trofeo autonomo e antitetico ad essa. Se per gli europei le nazioni dissidenti sono quelle considerate ‘povere’ (Germania, Austria, Belgio, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Israele e, con posizioni diverse, Andorra e Francia), per l’Eurolega si tratta di dodici fra le società più importanti: Oliveirense, Sporting, Porto, Benfica, Barcelos (Portogallo); Barcelona (promotrice e presidente), Noia, Liceo, Reus, Caldes (Spagna), Saint-Omer (Francia) e Forte dei Marmi (Italia). In queste ore tuttavia il sodalizio rossoblu si è iscritto all’Eurolega a differenza delle altre società Ehca per confermare il proprio rispetto verso le istituzioni europee. In un comunicato la società versiliese, pur dichiarandosi tuttora solidale con i principi su cui l’Ehca era nata, auspica che Wse e Ehca trovino, nell’interesse dell’hockey, un accordo con quest’ultima a gestire l’Eurolega. Dalle riunioni svoltesi nei giorni scorsi sembrerebbe che la Wse europea sia intenzionata a riconoscere l’Ehca e a lasciare le porte aperte per un accordo per evitare due manifestazioni concorrenti e un danno d’immagine notevole per lo sport delle rotelle. Probabile che una decisione definitiva si abbia solo a settembre, certo è che la confusione nel piccolo mondo dell’hockey europeo non era mai stata così alta. Per quanto riguarda l’Ehca l’idea, che risale a prima della pandemia, è di organizzare una coppa a sedici squadre con quattro gironi eliminatori (come l’attuale Eurolega). Oltre alle dodici fondatrici, sarebbero invitate altre quattro squadre. A livello italiano pare che, come il Forte, anche Lodi e Sarzana siano orientate a optare per l’Eurolega, ma la situazione è ancora molto fluida, oltre che confusa.

G.A.