Gesam: mezzogiorno di fuoco a Sassari

Le biancorosse impegnate oggi nell’anticipo alle 12 contro la Dinamo in una sfida che può incidere a fine stagione sulla salvezza

Migration

Quante stranezze in questa prima storica sfida tra la Dinamo Sassari e Gesam. A partire dal fatto che, un po’ come Juve-Napoli nella "A" di calcio, si gioca prima il ritorno e poi l’andata. Perché Lucca-Sassari è stata la prima gara rinviata per covid che vedeva coinvolto Le Mura, non per positività tra le lucchesi, ma per quelle nello staff sardo. Si recupererà il prossimo 10 marzo al "Palatagliate". Poi per l’orario, visto che il primo arbitro, Daniele Calella, alzerà la palla a due giusto a mezzogiorno di oggi. L’orario, alla stregua di quanto già accaduto nella trasferta in Sicilia con Ragusa, permetterà a Gesam di rientrare in volo a Pisa in serata, stante i problemi logistici che la pandemia continua a creare.

Come abbiamo già scritto, Gesam, a nostro avviso, si è giocata le residue speranze di salvezza diretta nel derby perso in casa domenica scorsa con Empoli; quindi la gara odierna riveste una straordinaria importanza per un paio di motivi. Intanto serve per allontanare ancor di più l’ultimo posto, quello della retrocessione diretta, a quattro lunghezze, con una serie infinita di scontri diretti ancora da giocare; poi a definire la miglior posizione possibile sulla griglia dei play-out.

Gesam e Dinamo stanno appaiate al terz’ultimo posto in graduatoria con 6 punti, ma Sassari ha giocato due gare in più rispetto a Lucca. Sottolineato che ogni partita ha una storia a sé, non è così improbabile che le due squadre si ritrovino alla roulette russa delle sfide salvezza e, in quest’ottica, la gara offre un motivo in più di attenzione. Come sempre, nessuna notizia sulle condizioni fisiche delle lucchesi che continuano ad avere grossi problemi di continuità tra una gara e l’altra; quindi le immaginiamo tutte abili ed arruolate.

Sassari, in assoluto, dipende dalle sue due americane Calhoun e Burke. Un solo dato per inquadrarle: Sassari segna, di media 66 punti a gara, le due americane ne fanno 37 che son pari al 56% delle realizzazioni di tutta la squadra. Non a caso Burke guida la classifica delle marcatrici e la collega è, comunque, undicesima, a pari merito con la Harper. Il resto della squadra è un onesto gruppo di italiane, rilevato, per lo più, da San Salvatore Selargius, dove coach Restivo allenava, in "A2", nella scorsa stagione e la slovacca Fakete che gioca nel pitturato. Margherita Maddaloni, 6 punti e due assist, porta palla. La guardia dovrebbe essere la rientrante Cinzia Arioli che, dopo sette gare saltate per problemi fisici, è rientrata domenica scorsa. Per lei, nelle sfide giocate, 11 punti di media.

Delle due ali americane abbiamo già parlato e Fakete, oltre a segnare 9 punti, tira giù 10 rimbalzi a gara. Gesam ha numeri migliori rispetto a Sassari in tutte le voci-base, escluso i rimbalzi (le sarde ne prendono uno in più a gara). Per vincere, però, occorre il contributo di tutte.

Antonio Piscitelli