Libro saltato di Luciani, il caso in Parlamento. "Decisione gravissima e solo ideologica"

I parlamentari toscani del Pd rivolgono un’interpellanza ai ministri di Interno, Giustizia e Cultura per chiedere chiarimenti. Il centrosinistra rincara: "La giunta dice bugie sull’utilizzo dell’Agorà"

Il professor Luciano Luciani

Il professor Luciano Luciani

Lucca, 11 marzo 2023 – Arriva in Parlamento il caso dell’annullamento della presentazione del libro di Luciano Luciani. I parlamentari del Pd eletti in Toscana Simona Bonafè, Marco Furfaro, Marco Simiani, Federico Gianassi, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo ed Emiliano Fossi hanno inviato un’interrogazione a risposta in commissione, avente tra i destinatari i ministri dell’Interno, della Giustizia e della Cultura.

Si legge nella missiva: "Apprendiamo dalla stampa che la presentazione del libro “Rossa e plebea - Pisa mezzo secolo fa” dello scrittore Luciano Luciani, inizialmente programmata presso la biblioteca Agorà di Lucca per il 16 marzo, sarebbe stata annullata senza alcuna spiegazione; l’episodio sarebbe stato denunciato dagli esponenti di opposizione in consiglio comunale di Lucca che avrebbero dichiarato che Luciano Luciani “aveva chiesto e ottenuto l’uso della sala all’Agorà dal mese di febbraio e che in seguito alla diffusione della locandina dell’evento, ha ricevuto un’email di diniego per presunte ‘indisponibilità’. Vano il tentativo di rifissare un’altra data; la decisione sarebbe stata presa dall’assessore alla cultura Angela Mia Pisano in quanto titolare e responsabile degli spazi comunali interessati che ha dato indicazione agli uffici di cancellare l’evento e sostituirlo".

Prosegue l’interrogazione: "Secondo la stampa dietro l’annullamento dell’evento vi sarebbe comunque l’intervento dell’assessore Fabio Barsanti, in carica dal 2022 ma già eletto in consiglio comunale nel 2017 nella lista denominata CasaPound.; lo stesso Barsanti si è definito testualmente “fascista”; qualora tali notizie venissero confermate l’annullamento della presentazione del libro sarebbe gravissima perché non motivata ufficialmente ma decisa esclusivamente per motivazioni ideologiche, da esponenti della giunta che fanno riferimento a movimenti politici di palese ispirazione fascista". I parlamentari chiedono "se i ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti e se non ritengano conseguentemente opportuno fare luce sui fatti descritti e sulle motivazioni ad essi sottese, nonché se adottare le misure di propria competenza più adatte a garantire il confronto democratico e le libertà costituzionali".

E in una nota, il centrosinistra lucchese rincara la dose: "È grave che il sindaco di Lucca racconti bugie per coprire le alzate di testa di Casapound e della sua assessora Mia Pisano; la telefonata al prof. Luciani per scusarsi di quanto è avvenuto è il minimo che il sindaco potesse fare, dopo la figuraccia a cui ha prestato volto e parole; stiamo ancora aspettando che il Comune fissi la data per la presentazione del libro: le parole valgono a poco se non seguono fatti".

Prosegue la nota: "Per ora gli unici fatti che riscontriamo sono due: il primo è che la presentazione del libro si terrà in uno spazio messo a disposizione dalla Provincia di Lucca; ancora oggi, non è stata in grado di indicare un giorno e un orario in cui l’autore possa presentare il proprio libro anche in uno spazio comunale. Il secondo è che la giunta dice bugie continuando a sostenere il falso perché il 7 febbraio viene inoltrata al protocollo del Comune e all’ufficio culturarichiesta di utilizzo dell’Agorà, il giorno seguente l’ufficio protocollo del Comune risponde per confermare l’avvenuta protocollazione dei documenti inviati, quindi l’interlocuzione con l’ufficio cultura stesso per concordare giorno e orario e segue comunicazione formale e ufficiale".