Il premio satira politica a Fiorello. “Peccato, mi son perso il derby...”

Alla Capannina ha ritirato il riconoscimento speciale di personaggio dell'anno

Fiorello show a Forte dei Marmi
Fiorello show a Forte dei Marmi

Forte dei Marmi (Lucca), 16 settembre 2023 – Location cult (la Capannina) e tempi modernissimi e serratissimi per la premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira politica di Forte dei Marmi che nel tempio dell'intrattenimento degli anni '60 ha celebrato il politicamente scorretto ai tempi dei social.

La cerimonia condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del generale Vannacci che, ha detto, «in realtà ha scritto una trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che non vogliamo fare noì».

Pochi minuti di ironia, quanto basta ma irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è stata baby sitter di sua figlia. «Niente Barbie, la faceva giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su dei gran palazzi... squadrati», ha detto Fiorello alludendo agli stili architettonici di epoca fascista. Oppure sulla vicenda hot del dirigente Rai ricattato. «Avete letto della storia del dirigente Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in onda» con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di rimpiangere l'occasione di aver potuto fare satira in presa diretta anche su questo. Prima di lui, che ha ricevuto il riconoscimento dalle mani della figlia Angelica, sono saliti sul palco tutti i premiati della manifestazione diretta da Beppe Cottafavi.

Per la categoria scienza ha vinto Barbascura X che col suo canale YouTube ha rivoluzionato la divulgazione scientifica mescolandola alla stand up comedy, mentre i comici Daniele Tinti e Stefano Rapone hanno vinto la categoria Podcast con «Tintoria». Il premio cabaret a Daniele Fabbri e, al femminile, alla comica italogiapponese Yoko Yamada che, riporta la motivazione, con «la sua comicità si radica nel cambiamento generazionale, nell'apertura culturale e nell'evoluzione naturale del pensiero umoristico al passo con la stratificazione sociale: dentro e fuori dai social network, Yamada, senza ombra di dubbio, è la sfaccettata, importante, radicale, nuova stand-up comedy italiana». Premiati anche due libri: «Poverina» (Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e «La ricreazione è finita» (Sellerio) di Dario Ferrari. E ancora il 51/o Premio Satira politica è andato a Mario Natangelo, in arte Nat, vignettista del Fatto Quotidiano. «Call my agent» (Sky-Palomar) vince per la serie tv e Giulio Armeni con il suo memeromanzo 'Filosofia coattà prende il premio dei social. In passato il satiro con gli artigli disegnato da Altan, icona della manifestazione, è andato a fior di scrittori, giornalisti, disegnatori, comici: Achille Campanile, Corrado Guzzanti, Cesare Zavattini, Renzo Arbore, Gigi Proietti, Enzo Biagi e Roberto Benigni sono solo alcuni nomi di rango.

«La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica - ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei teatri e nei club coi monologhi della stand-up». Per il sindaco Bruno Murzi «la satira è una delle forme più autentiche di libertà e il premio di Forte dei Marmi da 51 anni punta a tutelarla, valorizzarla e tenerla viva. Avanti così»