FIORELLA CORTI
Cronaca

Villetta esplosa in aria: "Situazione complessa". Previsti altri sopralluoghi

Torna nuovamente sotto i riflettori la villetta di Sassi, nel comune di Molazzana, teatro della tragica esplosione che lo scorso...

E’ durato molte ore il sopralluogo effettuato dai tecnici incaricati dal Tribunale di Lucca di capire che cosa abbia innescato l’esplosione dello scorso 21 dicembre. a Molazzana

E’ durato molte ore il sopralluogo effettuato dai tecnici incaricati dal Tribunale di Lucca di capire che cosa abbia innescato l’esplosione dello scorso 21 dicembre. a Molazzana

Torna nuovamente sotto i riflettori la villetta di Sassi, nel comune di Molazzana, teatro della tragica esplosione che lo scorso 21 dicembre la distrusse, portandosi via la coppia che ci viveva e si trovava al suo interno. Lui, Seetoh Kwok Meng, 69enne di Singapore, e la moglie 52enne, Chang Kai En, originaria di Taiwan, furono ritrovati senza vita sotto le macerie a distanza di giorni uno dall’altro. Da allora, tanti sono stati i passi fatti per accertare le reali cause che determinarono la deflagrazione e le relative responsabilità ascrivibili a terzi, che hanno determinato l’iscrizione del registro degli indagati di 19 soggetti, coinvolti a vario titolo.

Dopo l’incidente probatorio dello scorso 14 maggio sono stati nominati tre periti che dovranno relazionare sulla situazione dopo avere compiuto degli specifici accertamenti sul luogo, utili a evidenziare cause e responsabilità rispetto al tragico evento. I periti, Marcello Mossa Verra, direttore tecnico Arpat, Francesca Andreis, funzionaria Arpat, e Andrea Villani, ingegnere chimico, hanno poi fissato per ieri il primo sopralluogo e nel pomeriggio si sono recati sul posto, ancora soggetto a sequestro, per studiare direttamente le evidenze presenti, in particolare sul funzionamento dell’impianto di riscaldamento, sul bombolone Gpl e sulle dinamiche che ne potrebbero aver causato il malfunzionamento. E nelle prossime settimane ne dovranno fare altri. La situazione è molto complessa. Comunque entro il 30 settembre dovranno consegnare la perizia al Tribunale.

La fuga di gas è stata, infatti, una delle prime cause ritenute responsabili dell’esplosione, in considerazione del fatto che le ricostruzioni successive, avevano stabilito che le vittime, rientrate a casa dopo una cena con amici, erano stati travolte dalla violenta deflagrazione dopo aver acceso la luce, in una immediatezza temporale che non aveva lasciato loro alcuna possibilità di scampo.