MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

Un ”trionfo” anche in tivvù. Mega spot per Lucca e Puccini

La 5ª tappa del Giro d’Italia Genova-Lucca è stata vinta da Benjamin Thomas, ma Lucca si distingue per la passione e l'emozione nel celebrare il centenario di Giacomo Puccini. La città si mostra in tutta la sua bellezza durante la corsa, promuovendo un turismo di qualità e ricordando il legame speciale con il ciclismo.

La 5ª tappa del Giro d’Italia Genova Lucca è stata vinta da Benjamin Thomas, è vero, ma Lucca vince indubbiamente la prova del cuore e della passione per un appuntamento atteso, come sappiamo, da 39 anni. Le immagini televisive che seguono i 178 chilometri che dividono il capoluogo ligure da Lucca, offrono uno spot eccezionale della nostra città. I collegamenti – prima su Rai Sport e poi su Rai2 - mettono in risalto fra tutti una cosa: che quella di ieri è stata la tappa che ha parlato di Giacomo Puccini, perché i riferimenti dei cronisti della diretta tivvù hanno più volte sottolineato i festeggiamenti del centenario.

Immagini aeree hanno accompagnato i telespettatori offrendo scorci e panorami della periferia e della città, restituendo il fascino del luogo. La scia rosa dei corridori solca i tornanti del Montemagno, poi la Valfreddana ed ecco il passaggio festoso e colorato, da Monte San Quirico. Borgo Giannotti, riporta per un attimo alla tradizione tutta lucchese, quella dell’amore e della passione per il ciclismo, dei talenti e degli irriducibili appassionati. È una diretta fiume, ed è uno sponsor magnifico per la nostra città. Che non fa a tempo a lasciarsi alle spalle un altro grande evento, il film interpretato da Dustin Hoffman ed Helen Hunt, che la ribalta la prende, di nuovo, e la propone in mondovisione.

La tappa del Giro d’Italia, torna a Lucca dopo 39 anni. Lucca, in quasi quarant’anni la città ha cambiato pelle e i commenti di ieri durante il passaggio della carovana, la esaltano, la fanno conoscere a chi non la conosce e la fanno riconoscere a chi, della citta delle Mura, è già stato ospite. Sono immagini che, da sole, rappresentano le bellezze del territorio: la Torre Guinigi, i baluardi, gli spalti. E ancora le chiese, il bianco nitido di una città-scrigno che apre, in questo caso, il cuore e la passione all’evento sportivo più popolare e amato.

Dicevamo, la passione ostinata e vincente per il ciclismo. Dai tempi andati, quando nel capannorese faceva “tappa” Francesco Moser per farsi cucire le scarpe dal mitico calzolaio Luigi Colombini, all’amore, sfrenato, che si respirava al Bar Il Tiglio di Lunata, sfegatati di Fausto Coppi che arrivarono a esporre perfino una sua bicicletta con un cartello che recitava così: “Fu sua, ci corse, ci vinse”. Se non è amore questo per il ciclismo. Anche in questa occasione, la cartolina di Lucca ha raggiunto un obiettivo: farsi notare per puntare a un turismo di qualità che la sappia amare e rispettare. Ai microfoni di Rai Sport, ci pensa lo scrittore (di Forte dei Marmi) Fabio Genovesi a regalare un piccolo cameo: ancora con Puccini, con la sua passione per la bicicletta: un destino che si incontra, nel 2024, qui a Lucca, dove il Maestro nacque e dove a cento anni dalla morte il Giro d’Italia lo ha degnamente ricordato.