
Si apre alle 16,30 a San Pellegrino in Alpe uno dei 10 eventi pilota del progetto "Visiting the Margins. Innovative Cultural Tourism in European peripheries" di Incultum, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 che vede coinvolti 15 partner, tra i quali l’università di Pisa e, appunto, 10 diversi paesi europei. Si tratta dell’anteprima dello spettacolo teatrale, di e con Elisabetta Salvatori, "Un prete, due santi, un confine e 4000 pezzi unici".
Creato in collaborazione con Fondazione Campus, andrà in scena sette volte durante questa estate, oltre a oggi anche il 24 e il 31 luglio e 1, 14, 21, e 28 agosto, sempre alle 16,30 e in una particolarissima location: il panoramico prato antistante l’antico ospitale di San Pellegrino in Alpe.
"Tutto il racconto ruota intorno al tema della memoria di questo speciale territorio - spiega Salvatori -.Il museo, come luogo a servizio della memoria, raccoglie gli oggetti, dietro gli oggetti ci sono le storie e a legare le storie, la vita di tre uomini: un prete e due Santi".
Perché la scelta di San Pellegrino in Alpe? "San Pellegrino è Il paese abitato più alto di tutta la catena appenninica - spiegano i promotori - oltre alla sua peculiarità di appartenere contemporaneamente a due regioni".
Fiorella Corti