
Indagini della Polizia Postale sulle truffe via web
La Procura ha chiesto il processo per una 45enne di origine marocchina, Ghita Elajami, residente nel centro storico, accusata di una serie di truffe online. Altre denunce, in tutto una decina, sono piovute a raffica sulla scrivania del procuratore capo facente funzioni Lucia Rugani e saranno probabilmente ricongiunte alle altre.
Al centro dell’ipotesi di raggiro c’è un sito web denominato “Group Store.it“ dietro al quale si muove la società “Future Group Srl semplificata“ con sede a Lucca, di cui è appunto legale rappresentante la donna marocchina. Sul sito vengono messi in vendita apparecchi elettronici di marca, in particolare cellulari e smart watch a prezzi in apparenza molto convenienti, ma a cifre che comunque oscillano tra i 400 e gli 800 euro. Peccato che una lunga serie di acquirenti non abbia mai ricevuto la merce richiesta e pagata. Inutili i successivi tentativi di rintracciare il venditore: da qui la raffica di denunce arrivate in Procura nell’ultimo anno.
Nel frattempo sono circolati anche appelli e recensioni negative su vari canali web e sui social dove numerosi acquirenti di mezza Italia raccontano le proprie disavventure con questo sito di vendite. L’invito è a diffidare dei prezzi fin troppo vantaggiosi per iPhone 11 o altri gioielli tecnologici.
Tra i casi per i quali si aprirà il processo, c’è quello relativo a un iPhone XS da 64Gb per il quale un giovane aveva pagato 658 euro con bonifico su Nexi-Visa; oppure di un orologio digitale Apple Watch Series 5 Gps da 449 euro, pagato con lo stesso sistema ma mai consegnato. Ma anche il caso di un iPad Pro 11 da 739 euro: anche qui bonifico eseguito, ma niente merce. I soldi finivano su un conto corrente in una banca di Lucca.
P.Pac.