PAOLO PACINI
Cronaca

La truffa del Rolex, raggirato per 12mila euro

Sessantenne vittima di un piano truffaldino

Truffa col miraggio di un Rolex

Truffa col miraggio di un Rolex

Lucca, 5 aprile 2024 - Due lucchesi, un cinquantenne e un trentaseienne, sono finiti sotto inchiesta per truffa ai danni di un uomo di 60 anni al quale sono riusciti a spillare ben 12.500 euro con il miraggio di garantirgli un introvabile Rolex GMT Master. L’orologio è rimasto fantasma, mentre il sostanzioso bonifico è stato incassato in tempi record. Al malcapitato non è rimasto altro che rivolgersi ai carabinieri e denunciare il raggiro sul quale la Procura ha aperto un’inchiesta, appena conclusa. Per i due presunti truffatori si profila ora un processo davanti al tribunale di Lucca.

La vicenda inizia circa un anno fa quando il sessantenne, in occasione del proprio compleanno, ha la bella idea di regalarsi un Rolex molto raro e introvabile in Italia. Come fare però? La pessima idea si rivela quella di rivolgersi a un ex detenuto, un cinquantenne che aveva conosciuto e che gli aveva millantato importanti contatti nel settore della nautica di lusso a Viareggio e con clienti facoltosi all’estero. Questi a sua volta gli garantisce di avere un amico che lavora a Dubai e che può procurargli il Rolex tanto desiderato, sia pure a prezzo pieno.

Il sessantenne abbocca subito e quando il fantomatico personaggio di Dubai lo ricontatta dicendogli di aver trovato proprio il modello che cercava, insieme ai propri dati anagrafici (“mi servono per attivare la garanzia...“) impaziente di ricevere il Rolex spedisce subito anche un bonifico da 12.500 euro.

E qui la faccenda si arena all’improvviso. Incassati i soldi, il fantomatico mediatore di Dubai sparisce. O meglio trova una scusa dietro l’altra, via Whatsapp, per non spedire il prezioso orologio. Passano i mesi e il sessantenne capisce di essere finito in una trappola. Quando minaccia di andare dai carabinieri a sporgere denuncia, ecco una proposta beffa aggiuntiva: un nuovo Rolex ancora più costoso per il quale sarebbe necessaria un’integrazione di 2800 euro a favore di un terzo soggetto, un commerciante.

In realtà il commerciante non ne sa nulla e a quel punto il sessantenne, esasperato dall’attesa e dai soldi buttati, denuncia tutto alle forze dell’ordine. I due personaggi protagonisti del presunto raggiro però si accusano a vicenda e la matassa è complessa. Per la Procura in ogni caso sono entrambi da perseguire per truffa in concorso. E presto scoccherà l’ora del processo.