
Ferdinando Frediani
Lucca, 7 novembre 2019 - Venticinque anni. Laurea in ingegneria in pugno, un’attività – Move Solutions – fondata in proprio, avviata da due anni con soci cofinanziatori, e un brevetto che sta facendo il giro d’Europa. Difficile dubitare che non sia per meritocrazia il premio nazionale conquistato da Ferdinando Frediani, lucchese doc. Emozionato? «Tantissimo. Una grande soddisfazione, in effetti, essere tra le 17 aziende vincitrici del Premio Italia Giovane, destinato alle giovani eccellenze e presieduto da Franco Frattini – risponde Ferdinando –. La mia Move Solutions ha vinto nel campo delle startup come una delle più innovative imprese emergenti. Il premio va anche ai mei soci che lavorano duramente tutti i giorni. Senza di loro non ci sarebbe niente di tutto questo». Cosa ha creato con Move srl? «Il prodotto principale è deck. Si tratta di sensori a costo molto basso, circa mille euro l’uno, che possono essere applicati a ’guardia’ H24 sulle strutture civili, di cui rilevano oscillazioni prevenendo e prevedendo rischio di cedimenti». L’uovo di Colombo? «In un certo senso. I risultati sono incoraggianti. Ora mi trovo a Bolzano, sono stato in Vipiteno, in Austria, a Ferrara, Firenze, in Puglia. I miei sensori sono già applicati sui ponti autostradali di diverse località?». Cerca finanziatori? «In realtà no. Quando fondai la società entrarono alcuni soci finanziatori che vorrei ringraziare: Ansano Cecchini, Mario Monzo, Luca Fini e Olivia Bernacchi. Successivamente sono entrati in socità anche Marco Colzi, Gabriele Corsi e Gilberto Braglia. Questi ultimi sono giovani come me, altri sono imprenditori navigati e di successo che hanno creduto nel progetto». Come funziona? «Si tratta di un sistema wireless, completo di una piattaforma online che permette di misurare l’ampiezza delle oscillazioni 24 su 24 da qualunque dispositivo e svolgere analisi avanzate sulla salute della struttura mediante algoritmi di intelligenza artificiale». Che margine di errore ha? «Infinitesimale. Siamo sull’ordine di 0.01 millimetri». Ritiene che questo dispositivo sarebbe necessario per la sicurezza dei ponti lucchesi? «Eccome. Infatti presto vorrei incontrare il sindaco Tambellini. La spesa è veramente minima, il risultato, in termini di sicurezza, importante».