Sara Giannini sfila sulle passerelle milanesi

La collezione della green designer versiliese è stata inserita nel docufilm “Stracci“ del regista toscano Tommaso Santi

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Dalla Versilia al cinema passando dalle passerelle milanesi: protagonista Sara Giannini, 22 anni, designer, laureata a gennaio all’Istituto Modartech di Pontedera. Ha realizzato una collezione dedicata all’ambiente e al Made in Italy esposta a scuola. Il 110 e lode corona un percorso triennale in fashion design costellato di soddisfazioni: dalla partecipazione alla Milano Moda Graduate, concorso di Camera della Moda arrivando in finale, fino alla inclusione in “Stracci”, il docufilm di Tommaso Santi, regista toscano.

“Mio nonno, il pittore Giuseppe Giannini, e mio padre Matteo, docente di disegno grafico all’Accademia di Brera - racconta Sara - mi hanno trasmesso da bambina l’amore per l’arte. I miei studi sono iniziati con un percorso scientifico al Galilei di Viareggio. Poi ho intrapreso una specializzazione che desse voce alla creatività: la moda per me è la sintesi delle mie più grandi passioni il disegno e la ricerca. Mi permette di far emergere messaggi e temi di attualità e di importanza globale”. La green designer come progetto di tesi ha realizzato abiti ispirati al pensiero dell’artista Tomás Saraceno: Arya è il titolo della collezione che denuncia l’emergenza ambientale e la responsabilità dell’uomo di ridurre l’impatto sulla terra. Conquistate le sfilate milanesi è arrivata al grande schermo. La collezione è stata realizzata facendo uso di tessuti biodegradabili, riciclabili e rigenerati da materiali di scarto, lavorazioni a mano e tinture naturali. Particolare attenzione è per gli accessori realizzati con pelli di scarto conciate al vegetale, lavorazioni all’uncinetto e filati ecofriendly.

“La collezione nasce dalla ricerca che segue un sistema di produzione circolare e non lineare

- aggiunge -. Ho cercato di eliminare la fase della tintura, tra le più inquinanti utilizzando tessuti con certificazioni di sostenibilità e di provenienza. Le colorazioni sono naturali e sono la base di partenza per la scelta delle fibre: lana, canapa, seta e cotone. I principali materiali utilizzati vengono da Prato e dall’azienda Comistra. La collezione è stata scelta e ripresa nelle scene di “Stracci“. Un grandissimo onore e riconoscimento per me. Collaboro con lo studio Degli Uberti. Mi piacerebbe arricchire le esperienze nel settore prodotto e stilistica".

Maria Nudi