FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Ristoro sulle Mura, Confcommercio: «Regole uguali per tutti, così è concorrenza sleale»

L'associazione di categoria all’attacco sul nuovo ristorante

Il ristoro sulle Mura

Lucca, 13 agosto 2016 - Diteci se la moratoria esiste o meno. E per chi. Diteci se le regole continuano a essere uguali per tutti o meno. Il nuovo bar ristorante aperto nel baluardo di San Salvatore da una società di Pisa, «il Turista Srl», che fa parte dell’ati che ha vinto l’appalto, come unica concorrente, del progetto per il Museo multimediale della via Francigena (un progetto da 830mila euro di contributi a fondo perduto e con i primi tre anni di canone gratuito per la casermette del Boia e di San Salvatore) fa perdere la pazienza anche a Confcommercio. Che da giorni registra il malumore di molti operatori del settore, letteralmente imbufaliti per le notizie relative all’apertura del nuovo bar ristorante in particolare per le vicende legate al suolo pubblico che sarebbe stato concesso gratuitamente, scende in campo e chiede direttamente al Comune spiegazioni. Lo fa attraverso le parole di Benedetto Stefani, presidente provinciale di Fipe ristoratori Confcommercio Lucca.

Troppe cose, anche per Confcommercio, non tornano. «Gli aspetti da chiarire in questa vicenda – afferma Stefani – sono indubbiamente molti, ma a noi interessa sin da ora ribadire forte e chiaro un concetto che sta molto a cuore a Fipe: quello delle regole uguali per tutti». Confcommercio sottolinea che la concessione senza costi di affitto di una struttura pubblica per un arco temporale di tre anni non si sposa con le tasse e i costi che gli altri imprenditori devono sopportare quotidianamente. «Si tratta di un tema – prosegue Stefani – sul quale abbiamo avuto modo di soffermarci più volte in passato, parlando delle sagre, e che torna oggi più che mai d’attualità per questo nuovo punto ristoro: perché viene consentita un’attività di somministrazione da parte di una gestione che non ha alcun costo di affitto, situazione questa garantitagli da un bando pubblico, mentre ci sono imprenditori che per svolgere la stessa attività – anche sopra le Mure stesse – devono fare i conti con costi e tassazioni alle stelle?».

Ma c'è un altro aspetto che Stefani intende sottolineare: che fine ha fatto la moratoria del Comune che prevederebbe lo stop all’apertura di nuovi bar, e per quanto riguarda anche i ristoranti che impedisce comunque la concessione, anche a pagamento, di suolo pubblico? Il dubbio è che si sia in presenza di una forma di concorrenza sleale si sottolinea da palazzo Sani. «Se davvero questo punto ristoro è stato pensato come locale accessorio al museo multimediale della Francigena – conclude il presidente provinciale di Fipe ristoratori – e quindi contraddistinto da finalità culturali, non può trasformarsi in un elemento di concorrenza commerciale sleale per i pubblici esercizi. La nostra associazione si è battuta a lungo per ottenere una moratoria delle attività collegate alla somministrazione alimentare, e nonostante l’abbia finalmente ottenuta si trova ancora oggi ad assistere a certi tipi di aperture».