Rinasce la caserma. Presto inizieranno i lavori di riqualificazione

A breve partiranno gli interventi alla stazione dei Carabinieri di Altopascio. Intervento finanziato dal Comune per 250mila euro, approvato dal Consiglio.

Rinasce la caserma. Presto inizieranno i lavori di riqualificazione

Rinasce la caserma. Presto inizieranno i lavori di riqualificazione

Entro breve tempo al via lavori di adeguamento, ampliamento e ristrutturazione della caserma dei carabinieri di Altopascio, per un investimento, da parte del Comune di circa 250 mila euro, ricavati dall’avanzo di amministrazione appena approvato in consiglio comunale, nei giorni scorsi, un totale di sei milioni complessivi, di cui due liberi e quattro vincolati. Si tratta di un intervento di sistemazione per ammodernare gli spazi interni, per rendere più efficienti e capienti gli uffici e migliorare gli ambienti. Il restyling riguarderà anche la parte esterna. Insomma, un intervento, la cui progettazione è in corso e che potrà soddisfare in futuro anche l’arrivo di altri militari a sostenere il lavoro di un presidio che si trova in una zona di confine, tra quattro Province, (Lucca, Pisa, Pistoia, Firenze), con necessità di lavorare su un crinale spartiacque della microcriminalità.

Spesso l’Arma della cittadina del Tau riceve le denunce e le richieste di intervento anche dalla vicina Valdinievole, senza parlare dell’area Villa Campanile e Orentano, che si trovano nel Comune di Castelfranco di Sotto, in Provincia di Pisa, ma che confinano con Altopascio e quindi con i cittadini che dovrebbero percorrere una dozzina di chilometri per recarsi alla caserma capoluogo del loro Comune. Tra l’altro a breve ci sarà la caserma a Porcari, con maggiore smistamento di uomini e mezzi. Tra la fine degli anni Novanta e i Duemila la questione ordine pubblico fu molto delicata.

Si ipotizzò persino l’arrivo di un Commissariato della Polizia di Stato e tenne banco a lungo la questione della tenenza. Ma l’iter burocratico fu assai complicato. A dicembre 2010 sembrava fatta, con la richiesta di sei nuovi alloggi per i militari e organico, all’epoca guidato dal luogotenente Antonio Scino, che sarebbe dovuto quasi raddoppiare e passare da 15 a 27 unità.

Tutto ciò nell’ambito della maggiore sicurezza del territorio, prevenzione e contrasto al crimine. Ma purtroppo non si giunse mai ad una conclusione positiva. Negli ultimi anni, comunque, sono arrivati nuovi militari e altri ne arriveranno, per un presidio che possa diventare sempre più adeguato alle esigenze del territorio.

Massimo Stefanini