“Recuperiamo anche la tomba del cugino“

A Lucca, il restauro dell'organo e la valorizzazione della tomba del cugino di Puccini, Roderigo Biagini, svelano nuovi tesori musicali e riscoprono legami importanti con la storia locale. La comunità si impegna a preservare questi preziosi ricordi.

La ciliegina sulla torta sarebbe quella di un bel concerto inaugurale per l’antico organo restaurato, che possa far “tandem“ con la valorizzazione di un altro luogo-memoria del maestro. Nel cimitero di Mutigliano riposa il sacerdote Roderigo Biagini, cugino di Giacomo Puccini, in pratica figlio di Chiara a sua volta sorella del padre Michele. “Prima di compiere l’ultimo viaggio della speranza, che Puccini sapeva di essere vano, in quel di Bruxelles, volle venire a Mutigliano a fare un’ultima preghiera davanti alla tomba del cugino a cui era legatissimo – fa sapere Aldo Berti, autore di tante pubblicazioni e di altrettante “scoperte“ dei tesori di Puccini – . Tempo fa abbiamo rischiato di perdere per sempre questo ricordo. Infatti la tomba stava per essere dismessa. Intervenimmo per fermare la “pratica“ e oggi vorremmo che fosse restaurata con una targa che ricordi proprio quell’ultima visita di Puccini. Ci siamo rivolti al Comune per essere inclusi nel calendario di Vivi Lucca e anche alla Fondazione Cassa di Risparmio nel Bando cultura. Basterebbero poche migliaia di euro per riportare alla luce un pezzo importante della nostra storia“. A questo si uniscono le recenti scoperte di 61 pezzi per organo e i manoscritti musicali del “Fondo Marianetti“, risalenti al periodo 1870-1880, provenienti da quattro archivi diversi, grazie alla ricerca principlamente operata e coordinata dal Centro Studi Giacomo Puccini. Due brani finora sconosciuti sono stati recuperati dall’archivio musicale della Parrocchia di Monte San Quirico. Si tratta di una lauda sacra per “la processione del Gesù morto“ dal titolo “Crolla Shimè“ a tre voci e “Beata Viscera“, responsorio in latino a due voci femminili. “Puccini ha sempre mantenuto un profondo rapporto con Mugliano, più volte venne qui a trovare gli amici – sottolineano i fratelli Berti –. Qui visse per oltre 30 anni Roderigo Biagini, cugino, letterato e poeta di valore, professore del seminario nonchè amatissimo cappellato di Mugliano“. Quei fili, ora, tornano a riannodarsi.

L.S.