
Parcheggio interrato S.Maria. Si allarga il fronte del “No“. Il Pd rilancia la raccolta firme
Anche il Partito Democratico lucchese aderisce alla petizione per il No al parcheggio interrato fuori Porta Santa Maria (nella foto il rendering) e organizza la raccolta firme per esprimere la contrarietà all’opera che costerà ai lucchesi 40 milioni di euro. I cittadini interessati a firmare potranno farlo presentandosi il martedì ed il giovedì dalle ore 18 alle 20, ed il sabato mattina dalle ore 10 alle 12 presso circolo PD Centro storico (piazza San Francesco) e alla sede PD di via Barbantini 112 all’Arancio. Per aderire è sufficiente firmare, portando con sé un documento d’identità.
“Riteniamo che l’opera proposta dalla giunta Pardini sia uno spreco di fondi pubblici oltreché un rischio, economico e ambientale - spiegano dal PD Lucca -: l’intervento e il mutuo necessario verrebbero a costare almeno 40 milioni di euro, una cifra che inevitabilmente andrà a gravare sulle casse della città e, come un dannosissimo effetto domino, sulle tasche dei cittadini. Quali servizi ai cittadini verranno infatti tagliati dal bilancio del Comune per recuperare l’investimento? Quali aumenti subiranno i servizi gestiti da Metro quali i parcheggi o i bagni pubblici?“ “Uno scavo così imponente a ridosso delle Mura – prosegue il Pd – potrebbe generare danni al patrimonio paesaggistico e archeologico della città, oltre a imbrigliare per mesi una zona già abbastanza martoriata dal traffico. L’ipotesi che il parcheggio interrato possa essere risolutiva per gli ingorghi che già oggi si creano nelle ore di punta da parte di chi cerca posteggio, è priva di alcun fondamento reale. Come si può pensare si possa togliere il traffico indirizzandovi tutte le auto in cerca di uno stallo di sosta?”.
“E ancora: se veramente fosse necessario un ulteriore parcheggio, perché cementificare ulteriormente un’area già fortemente antropizzata quando, a poca distanza, è possibile realizzare un parcheggio nell’area dell’ex-Gaddi? La proprietà ha già dimostrato la sua disponibilità, si risparmierebbero fondi, tempo e spazio. Quei 40 milioni di euro potrebbero e dovrebbero essere indirizzati verso più utili e moderne destinazioni come il trasporto pubblico locale, da potenziare specialmente in alcune aree attualmente scoperte, o le opere di riqualificazione attese nei paesi e dei quartieri“.