
Da sinistra, Fabio Barsanti, Mario Pardini, Elvio Cecchini e Alberto Veronesi(foto Alcide)
Lucca, 5 luglio 2022 - Il mosaico della nuova giunta targata Pardini comincia a completarsi, anche se non mancano alcune difficoltà per far combaciare tutte le esigenze. In questo inizio di settimana il neo sindaco Mario Pardini avrà modo di incontrare nuovamente le forze politiche per arrivare, questo prevedebbe la tabella di marcia, a rendere noti i nomi della nuova giunta a breve. Definiti i rapporti di forza – tre assessori a Fdi, due ciascuno a Lucca 2032 e Difendere Lucca, uno a Lega e Forza Italia conla Lista Civile di Elvio Cecchini che sembrerebbe essere destinata a rimanere fuori dalla giunta, il confronto si è spostato sui nomi che dovranno fare parte della giunta e le relative deleghe.
Nelle ultime ore a tenere banco è l’ennesima richiesta di Fratelli d’Italia che oltre ai tre assessorati, vorrebbe per sé anche il vice sindaco. Dentro il partito di Giorgia Meloni, peraltro, è ancora aperta la discussione sui nomi con la candidatura di Moreno Bruni, sostenuta in primis dall’ala del partito che è più vicina all’onorevole Zucconi, che pare vicina alla delega al bilancio.
Da capire, però, chi resterebbe fuori tra Nicola Buchignani e Marco Martinelli, giacché la presenza in giunta di Simona Testaferrata (destinata all’Istruzione) non pare essere in discussione. Per Pardini, a conti fatti, le difficoltà maggiori paiono arrivare proprio da Fratelli d’Italia, mentre per il resto il quadro sarebbe abbastanza definito: Remo Santini in quota Forza Italia al Turismo; Giovanni Minniti a rappresentare la Lega; Fabio Barsanti e Mia Pisano per Difendere Lucca; per Lucca 2032 Cristina Consani e Paola Granucci. La questione del vice sindaco, a cui accennavamo, rischia però di far saltare gli equilibri, visto che anche Lega e Difendere Lucca rivendicano l’incarico, tenendo conto dei voti raccolti, dell’apporto offerto e delle ripartizioni (quali-quantitative) degli assessorati.
Sulla carta, quella nomina è uno degli scogli ancora non superati da Pardini, e non a caso inizia a prendere piega l’ipotesi di un incarico a rotazione durante il mandato proprio per finire di incagliarsi prima ancora di essere partiti. Se non dovesse essere trovato un punto di equilibrio, il rischio è che molte delle posizioni già definite tornino in discussione: un’ipotesi che il neo sindaco Mario Pardini, c’è da giurarci, proverà a scongiurare a tutti i costi.
F.Vin.