REDAZIONE LUCCA

"Necessario un sistema di irrigazione consortile diffuso"

Il presidente Elmi: "Senza, la nostra agricoltura è destinata a perdere competitività. Oggi si attinge a pozzi o botti per salvare le coltivazioni"

A raccogliere quanto proposto dal segretario dell’Autorità di bacino in merito alle scorte di acqua attraverso piccoli e medi invasi, è la Coldiretti di Lucca con il presidente Andrea Elmi. "Il quadro è destinato a peggiorare nei prossimi giorni – dichiara – poiché non sono previste precipitazioni; per salvare le coltivazioni, laddove è possibile, si sta ricorrendo all’irrigazione di soccorso attingendo dai pozzi o attraverso le botti: in queste condizioni una riduzione delle rese delle produzioni del periodo è più che concreta". Secondo la Coldiretti, infatti, "senza un sistema di irrigazione consortile diffuso ed organizzato, che oggi copre appena il 9% dei campi coltivati nella nostra regione, e una intelligente distribuzione di invasi ad impatto zero, la nostra agricoltura è destinata a perdere competitività". Urgono pertanto interventi che rivedano le modalità di attingimento della risorsa idrica sull’intero territorio lucchese. Prosegue Elmi: "Per risparmiare acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, è stato elaborato e proposto da Coldiretti e Anbi (l’associazione bonifiche e irrigazioni, ndr), un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti". Si tratta di un’idea che permette di realizzare "laghetti, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione; in questo senso la Regione Toscana si è già mossa destinando 1,2 milioni di euro per un fondo di rotazione, finalizzato anche alla progettazione di opere irrigue da parte dei Consorzi di Bonifica, nell’ambito del bilancio 2022 della Regione e sostenuto da Coldiretti".

Conclude il presidente Elmi: "Dobbiamo essere pronti alle sfide che i cambiamenti climatici ci imporranno, evitando sprechi, recuperando tutta l’acqua piovana possibile, e applicando con rigore le tecniche dell’agricoltura di precisione per salvaguardare le falde".

Maurizio Guccione