Valorizzare i percorsi storico-escursionistici legati alla memoria della Seconda Guerra Mondiale attraverso la creazione di apposite mappe e cartelloni. E’ questo l’obiettivo del progetto del Comune, cofinanziato dal Parco Alpi Apuane, in modo da rendere accessibili non solo gli anelli dei “Sentieri di pace“ di Sant’Anna di Stazzema, ma anche di recuperare di altri tre percorsi che si snodano da alcuni punti di partenza già ben strutturati come il municipio, il Museo storico della Resistenza di Sant’Anna e l’ostello di Pruno.
"I sentieri – spiega il sindaco Maurizio Verona – ci raccontano solo storie che vogliamo in alcuni casi recuperare alla memoria collettiva. Ma se custoditi e con una segnaletica adeguata possono essere uno straordinario veicolo di promozione del territorio". Il primo sentiero, “Delle medaglie d’oro“, collega Pontestazzemese a Farnocchia, passando da Mulina, e vuole valorizzare le figure di don Innocenzo Lazzeri, parroco di Farnocchia ucciso sulla piazza di Sant’Anna, don Fiore Menguzzo, ucciso nelle vicinanze della chiesa di Mulina con la famiglia all’alba della strage di Sant’Anna, e Gino Lombardi, fondatore dei “Cacciatori delle Apuane“, la prima formazione partigiana in Alta Versilia costituita in località La Porta, tra Farnocchia e Sant’Anna. Il secondo sentiero, denominato “Il sentiero del nonno della Pania“, collega l’ostello di Pruno ai bunker ed è dedicato ad Angiolo Bartolucci, ucciso dai tedeschi mentre guidava una pattuglia di soldati americani verso la Foce di Mosceta. Il terzo sentiero, “A cavallo della Linea Gotica-Il sentiero delle Retrovie”, collega Arni, Tre Fiumi, Casa Henraux, galleria del Cipollaio, Betigna, Colle Cipollaio e Passo Croce, molto importante in quanto diventò l’unico collegamento tra la Versilia e la Garfagnana.