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Le allergie e l’aria di mare

Il cane, essere senziente meraviglioso, porta gioia e beneficio alla salute umana. Studio dimostra riduzione allergie in bambini con cani. Le allergie ai pollini sono in aumento, ma l'aria di mare può aiutare a contrastarle.

Le allergie e l’aria di mare

Più conosco gente nuova più apprezzo

il mio cane” (Socrate 407 Ac).E come dare torto

al grande filosofo. I cani sono essere senzienti meravigliosi capaci di dare sempre immenso affetto; a loro non interessa se sei ricco o povero vogliono soltanto stare con te. Per non parlare della loro assoluta lealtà e della gioia immensa che ci danno; il tutto semplicemente perché la loro presenza induce il nostro cervello a produrre endorfine, le molecole della felicità.

E poi il loro affetto abbassa

la pressione arteriosa negli ipertesi e soprattutto combatte le aritmie cardiache.

Ma non basta: un recente studio dell’Università

di Uppsala ha dimostrato che se il nascituro di genitori allergici nasce in una casa dove c’è già un cane

le probabilità che anche egli diventi allergico sono profondamente ridotte.

E vabbeh giacché ci siamo parliamo di allergie antipatiche patologie della primavera.

Le allergie sono patologie caratterizzate da abnormi reazioni agli allergeni, molecole negative presenti

in campo alimentare, ma soprattutto nel mondo vegetale. Qui ci riferiamo soprattutto alle allergie ai pollini, minuscoli componenti del mondo vegetale utili per la riproduzione di alberi e fiori. Ovvio dire che i pollini sono sempre esistiti; senza di loro le piante non potrebbero riprodursi; ma ahimè, triste dirlo, i pollini non sono più quelli di una volta; essi infatti, al giorno d’oggi, si legano

alle polveri sottili dello smog creando seri fastidi a tutto l’albero respiratorio; soluzione? Beh un grande aiuto lo dà l’aria di mare carica di molecole antinfiammatorie: un testimone di questa tesi fu il fisico Eisenberg padre della meccanica quantistica: affetto da gravi crisi asmatiche a causa dello smog di Berlino trascorse un anno nell’isola di Helgoland a contatto con l’aria di mare; il risultato fu stupendo. Le crisi asmatiche diminuirono, riprese gli studi e vinse il premio Nobel per

la fisica.