La situazione complessa che coinvolge il comune di Vagli Sotto, la sua amministrazione separata dei beni a uso civico e la proposta di conciliazione amministrativa in corso, è sempre più sotto i riflettori. A intervenire in queste ore è Il Gruppo d’Intervento Giuridico Odv, associazione ambientalista da anni impegnata nella difesa delle Alpi Apuane contro lo sfruttamento delle cave di marmo. "Chiediamo, con la nostra terza istanza in merito - dettaglia il presidente Stefano Deliperi - che vengano finalmente rese effettive le statuizioni della sentenza dell’11 giugno 2019. La stessa aveva restituito alle collettività locali di Vagli Sotto e di Stazzema decine e decine di ettari di terreni a uso civico, occupati illegittimamente e in parte destinati ad attività estrattiva. Inoltre, chiediamo che non si dia corso a una proposta di conciliazione fra il comune e la Asbuc in tema di divisione delle “terre contese“. In sintesi, non avendo una effettiva conoscenza della legittimità della composizione degli attuali organi direttivi dell’amministrazione separata dei beni a uso civico di Vagli Sotto - continua la nota - né della stessa possibilità di giungere a una conciliazione in via amministrativa, la questione potrebbe essere chiusa. La situazione di Asbuc, del resto, era già stata discussa e in una nota del 31 marzo del 2021 la Regione Toscana aveva richiamato il comune di Vagli Sotto, circa il tentativo di accreditare quale gestore del demanio civico di Vagli Sotto e Stazzema l’ente di amministrazione separata dei beni a uso civico, già dichiarato non validamente costituito. Condizione data. In quanto i membri del Comitato eletto risultavano essere incompatibili con il ruolo, poiché coincidenti con le persone del sindaco, vice sindaco e consiglieri dello stesso comune di Vagli Sotto".
"La sentenza - spiega ancora il presidente Deliperi - è dunque un atto dovuto in esecuzione di quanto ordinato dal commissario per gli usi civici, non sospeso da nessun giudice di appello, e la Regione Toscana dovrebbe, procedere senza indugio al commissariamento dell’amministrazione separata dei beni a uso civico di Vagli Sotto e Stazzema."
L’associazione nell’auspicare una veloce restituzione dei terreni in questione al demanio civico e alla collettività locale, richiama l’attenzione sull’art. 3 della legge 168 del 2017 che cita: "I terreni gravati da uso civico sono inalienabili, indivisibili ed inusucapibili e con perpetua destinazione agro-silvo-pastorale talchè deve dichiararsi la nullità di qualsiasi atto di disposizione che abbia avuto per oggetto i predetti fondi".
Fiorella Corti