
Borgo Batone: 16 edifici e 25 ettari di terreni di proprietà condivisa, da ristrutturare per uso personale o da affittare, ispirandosi al concetto dell’“Albergo diffuso“, organizzato tramite modelli di cooperativa. Un villaggio dove possono soggiornare contemporaneamente fino ad 80 persone. Luogo di incontro per gli amici e le famiglie, come rifugio dal lavoro, immerso nella natura, per alleviare lo stress del vivere quotidiano e rigenerarsi nel benessere psico-fisico.
Questo, in estrema sintesi, è il progetto italo-tedesco che vuol rivitalizzare il piccolo villaggio disabitato di Borgo Batone, nel comune di Pescaglia, attraverso la costituzione di una società di multiproprietari, alla quale hanno già aderito una trentina di soci, che hanno versato l’acconto per l’acquisto del villaggio.
La proprietà, dagli anni ’60, è dell’avvocato viareggino John Gattai e di sua moglie Milena Ricci, che si sono fatti coinvolgere da Massimo Fiorito, fotografo di professione e dall’architetto Patric Meie, progettista, di Monaco di Baviera, i quali, insieme alle rispettive signore Narcisa Fluturel, art director e Katrin Frische, storica, hanno visitato il villaggio nell‘estate del 2021, innamorandosene immediatamente e prospettandone la sua riqualificazione alla proprietà.
Il progetto, presentato sabato ad un folto pubblico convenuto nel parco di Villa Barsotti, al centro del Borgo, è stato "sposato" dall’amministrazione comunale di Pescaglia, come ha spiegato il sindaco Andrea Bonfanti che ha introdotto la presentazione. "Il Comune - ha detto Bonfanti - è un attore indiretto nella riqualificazione del villaggio, nel senso che non partecipa con finanziamenti, ma abbiamo deciso con entusiasmo di sostenere questo progetto in tutte le forme a noi consentite in quanto rappresenta un ottimo intervento per ripopolare e far rivivere i nostri territori rurali abbandonati, che sono, tra l’altro, luoghi ricchi di storia, cultura e bellezza naturale. Favorire la realizzazione di questo tipo di progetti fa parte di quella che è la nostra visione della Pescaglia del futuro, molto legata all’accoglienza turistica, non solo per le vacanze ma anche per residenza stanziale".
Massimo Fiorito, direttore della neonata società Gemeinschaft Albergo Diffuso Borgo Batone S.R.L. , oltre ad esporre l’obiettivo del progetto, ha tradotto l’intervento dell’architetto Patric Meier, il quale ha spiegato gli aspetti più significativi del progetto di riqualificazione, mirato a creare un luogo di convivenza pacifica, che esalti la qualità della vita.
L’antico Borgo diventerà, come detto, un “Albergo diffuso“ e sarà utilizzato come rifugio e pausa dalla vita quotidiana, come luogo di incontro anche per celebrazioni artistiche e culturali. Gli ospiti interessati hanno potuto visitare l’intero borgo e al termine della presentazione, sono stati invitati ad un ricco e gustoso rinfresco all’interno della Villa Padronale, dove è stato possibile dialogare e conoscere in forma approfondita la visione e le persone coinvolte nel progetto.
Marco Nicoli