PAOLO PACINI
Cronaca

Il video hot della fidanzata finisce nella chat di Whatsapp: sette indagati

Polizia postale, il resoconto delle operazioni più importanti dell'anno appena trascorso

Agenti della polizia postale

Lucca, 27 gennaio 2021 - La pandemia ha accentuato il nostro legame con il mondo del web e dei social, ed è perciò quanto mai importante l’apporto della Polizia Postale nella tutela della sicurezza. Sono numerose le operazioni portate avanti dalla sezione di Lucca nel 2020, con un allarme particolare che attraversa il mondo dei minori.

Tra i casi più rilevanti, è emerso quello di una ragazza lucchese che ha denunciato la divulgazione di un video “a luci rosse“. La giovane aveva personalmente ripreso per il suo compagno un video erotico destinato a rimanere nella sfera privata. Ma dopo la fine della relazione, le immagini erano finite in alcune chat su Whatsapp in seguito alla violazione del “cloud“ del compagno, che si dice innocente. Le indagini condotte dalla Polizia Postale hanno portato alla denuncia di 7 persone, ma non sono ancora concluse: è stato nominato un consulente tecnico per fare piena luce sul caso.

Un altro caso a sfondo sessuale ha avuto come vittima di “Sextortion“ un lucchese, raggirato tramite i social. Era stato contattato da una presunta ragazza che l’ha convinto a scambiarsi video e foto personali molto intime. Peccato che dietro ci fosse un’organizzazione che ha ricattato il lucchese chiedendo un versamento in denaro (tramite Bitcoin e Postepay) per non divulgare quelle immagini. Le indagini hanno portato alla scoperta di 6 italiani che trasferivano in Costa d’Avorio il denaro provento di reato.

In un’altra operazione 33 soggetti, di cui 20 minorenni e 13 maggiorenni, sono stati denunciati, in concorso tra loro, per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e files “gore”, immagini provenienti dal dark web raffiguranti suicidi, torture, mutilazioni, squartamenti e decapitazioni di persone e animali.

Nei guai anche due maggiorenni, uno residente a Siena e l’altro a Bologna, denunciati per aver scambiato con una sedicenne lucchese, tramite Whatsapp e Telegram, materiale pornografico e pedopornografico (riferito alla sedicenne) autoprodotto.

Sono state raccolte anche diverse segnalazioni e querele per bullismo e cyberbullismo per episodi avvenuti negli Istituti scolastici Machiavelli/Civitali e on-line nel corso della didattica a distanza, con risoluzione di talune situazioni in coordinamento con i dirigenti scolastici e di altre, più gravi, mediante denuncia alla Procura minorile.

Un lucchese ha poi sporto denuncia per frode informatica dopo che dalla sua carta di credito erano state distratte delle somme di denaro utilizzate per l’acquisto di biglietti ferroviari e di autobus a lunga percorrenza; gli accertamenti hanno condotto alla identificazione di un soggetto residente a Napoli che è stato denunciato.

Alla ribalta anche il caso di un educatore di asilo nido che aveva presentato querela per diffamazione su Facebook dopo essere stato pubblicamente insultato a causa del suo orientamento sessuale; nella circostanza la diffamazione è stata estesa anche alle forze di polizia. L’educatore è stato poi ospite del sindaco di Lucca e della trasmissione televisiva “La vita in diretta” di Rai 1. Le indagini hanno portato alla individuazione del responsabile.