Prosegue con successo a Palazzo Mediceo la mostra “Il diavolo e l’acqua santa”, omaggio all’artista versiliese Eugenio Pieraccini nel quarantesimo anniversario della scomparsa. Una corposa selezione di opere – circa 250 – che ai dipinti affianca un’approfondita, e in parte inedita, panoramica sulla produzione grafica dell’artista. “Il diavolo e l’acqua santa” riporta Pieraccini a Seravezza dopo la grande mostra che si tenne proprio al Mediceo nel decimo anniversario della scomparsa dell’artista, nel 1990, e dopo le retrospettive degli anni successivi al Sant’Agostino di Pietrasanta (2000), al Fortino di Forte dei Marmi (2010), alla Cittadella del Carnevale (2011) e a Villa Borbone (2015) a Viareggio.
Pieraccini torna con la sua pittura ironica e irriverente, piacevolmente naïf, piena di colori, simboli e personaggi. Torna con tutta la sua portentosa galleria di personaggi – i famosi pretini e le monachelle, gli sposi, i forzuti dai grandi baffi, i giocolieri, i bagnini, i militari iperdecorati, gli animali, le donnine – ai quali l’artista ha sempre affidato il suo messaggio artistico e le sue emozioni in uno stile sincero e fiabesco, ricco e profondo seppur di immediata comprensione per l’osservatore. La mostra è una buona occasione per riscoprire un personaggio che fra gli anni ’60 e ’ 70 fu centrale nella vita culturale della Versilia, amico di grandi artisti – da Moses Levy a Dazzi, da Annigoni a Carrà, da Guttuso a Morandi – nonché instancabile promotore di eventi artistici e cenacoli culturali. La mostra è accompagnata da un catalogo dedicato all’arte grafica di Pieraccini con prefazioni di Adolfo Lippi e Marilena Cheli Tomei e un’ampia nota di Lodovico Gierut.
La mostra resterà aperta fino al 13 settembre con orario: dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 21. Ingresso libero. Da evidenziare che il figlio dell’artista, Marco Bernardini, ha donato alcune opere alla Fondazione Terre Medicee, che sono in vendita per finanziarne le attività.