Grandi manovre in Confcommercio. Rotta verso il nuovo presidente. Matteo Pomini possibile candidato

E’ alla guida del Centro commerciale Città di Lucca: “E’ un impegno importante, dovrei pensarci“. Sottolinea il clima di grande unità interna che forse darà per frutto un unico candidato su cui convergere . .

Grandi manovre in Confcommercio. Rotta verso il nuovo presidente. Matteo Pomini possibile candidato

Grandi manovre in Confcommercio. Rotta verso il nuovo presidente. Matteo Pomini possibile candidato

Grandi manovre, per ora per lo più sottotraccia, in vista del nuovo presidente di Confcommercio Imprese dopo l’annuncio di Rodolfo Pasquini – rilasciato in esclusiva a La Nazione – che si è detto intenzionato a cedere il testimone. E come lui stesso ha indicato, la rosa dei nomi da cui emergerà il nome o i nomi dei candidati è quella della giunta di Confcommercio che di lucchesi comprende Federico Lanza, Pietro Bonino, Alessandro Gabriele, Giovanni Martini, Dante Pieroni, Grazia Casanova (Piana) e Matteo Pomini, presidente del Centro commerciale Città di Lucca.

Ed è proprio a quest’ultimo, a margine dell’evento di inaugurazione della Fiera di Santa Zita, che ci rivolgiamo per saperne di più. “E’ presto per capire chi come cosa – premette Pomini – ma con tutta sincerità posso dire che il clima che precede il percorso verso il nuovo presidente è ottimo, sereno. Soprattutto in questo momento in associazione siamo molto uniti, come forse non lo siamo mai stati. Ci confrontiamo moltissimo, e ci muoviamo compatti su obiettivi condivisi. E direi che è la migliore premessa per un passo importante come quello del nuovo presidente“.

Premessa archiviata, lei sarebbe disponibile a prendere il testimone di Pasquini?

“Così sui due piedi non saprei dire, ci dovrei pensare. Gestisco attività con 70 dipendenti, non è una barzelletta. Ma è chiaro che un incarico come quello di presidente di Confcommercio, come lo è stato per me quello di presidente del Centro commerciale Città di Lucca, lo vivrei nell’ottica di dare il massimo a tutto il mondo del commercio, dunque anche ai miei dipendenti“.

Quindi?

“Chi lo sa. Per ora ci sono molte opzioni aperte, considerando anche che c’è chi c’era prima di me. Quello che mi piacerebbe è riuscire a convergere su un nome unico, espressione appunto dell’unità che è molto più di un concetto astratto in questo momento storico per Confcommercio“.

Però non può negare che alcuni nomi sono più divisivi no?

“Può essere, ma è una parola che davvero non si sposa con il clima interno“.

Con il sorriso, lei però è stato quello che ha messo in campo decisioni non sempre popolari.

“Se si riferisce alle zone del Fillungo rimaste al buio, senza illuminazioni per il Natale, le rivendico fino in fondo. Nel lavoro si deve mettere la giusta dose di leggerezza, ma anche il pugno fermo quando serve. E molti commercianti me lo riconoscono ancora oggi“.

Anche perchè il suo “Città di Lucca“ è cresciuto non poco.

“Ha accolto Borgo Giannotti e solo da pochi giorni anche Sant’Anna. Sono soddisfazioni“.

Laura Sartini