
Il nuovo questore Giuliano (foto Alcide)
Lucca, 12 maggio 2016 - Il dottor Alessandro Giuliano, 49 anni, è il nuovo questore di Lucca. Si è presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa in Questura. Lo abbiamo intervistato.
Con che spirito è arrivato nella nostra città? «Con lo spirito di chi viene in una bellissima città, anche se ovviamente non ho avuto il tempo di approfondire tutte le eventuali problematiche, ma anche con la consapevolezza di chi eredita da uno stimato collega come il dottor Ciarambino una squadra efficiente. Un ottimo mix di collaboratori esperti e di persone giovani, motivate ed entusiaste».
Le sue precedenti esperienze? «Ho girato un po’ tutta Italia, ho lavorato a Milano all’ufficio prevenzione generale, sono stato funzionario addetto al servizio centrale operativo della Squadra mobile della questura di Napoli, ho diretto le Squadre mobili delle questure di Padova, Venezia e Milano... La mia è stata sempre un’esperienza di investigatore, ora certo ho un ruolo diverso».
Il suo è cognome importante nell’ambito della lotta alla criminalità. «Sì, certo, ma non è un argomento che normalmente sono disponibile ad approfondire».
La tragica vicenda di suo padre Boris, capo della Squadra mobile di Palermo ucciso dalla mafia nel 1979, immaginiamo che sia stata un impulso forte per lei, nella scelta di entrare in Polizia. Lei l’ha definito “una inarrivabile stella polare...”. «Diciamo che è un’ipotesi ragionevole».
Adesso sta per essere trasmessa anche un’attesa fiction su RaiUno, dal 23 maggio, diretta da Ricky Tognazzi. Cosa ne pensa? «Con la mia famiglia siamo stati coinvolti nel progetto della fiction, abbiamo seguito tutto, certo. Comunque non è la sede per approfondire questo tema. Ho un certo pudore a riguardo».
Comprendiamo. Peraltro la sua carriera è lì a evidenziare che indipendentemente dalle motivazioni iniziali, poi le proprie capacità si dimostrano sul campo, no? «La ringrazio. Non posso essere io a rispondere».
La priorità del nuovo questore? «Dedicherò ogni mio sforzo a proseguire nella direzione tracciata dal mio predecessore, per garantire la maggior sicurezza possibile alla cittadinanza, che giustamente si aspetta questo da noi, cercando di far sì che alla sicurezza reale si affianchi anche quella percepita, che è altrettanto importante. Una componente psicologica che dobbiamo tenere nella debita considerazione».
C’è anche la Versilia, un territorio importante, al quale prestare particolare attenzione. «Certamente sarà così. Peraltro in quell’area vi è un importante presidio della Polizia di Stato oltre che delle altre forze dell’ordine, con cui so che c’è un’assoluta sinergia».
L’estate è vicina, ci saranno rinforzi? «E’ una questione che verrà approfondita a tempo debito. Sono qui da 4 ore, quindi non posso esprimermi prima di aver approfondito con i miei collaboratori ogni questione».
C’è poi il nodo del trasferimento degli uffici della Questura, si spera di trovare una soluzione concreta dopo tante parole. «Sì, ne sono al corrente. Affronteremo anche questo problema. Mi impegnerò su tutti i fronti con determinazione. Comunque mi hanno lasciato una macchina efficiente e sono convinto che lavoreremo bene».