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Foresta Amazzonica Sofidel e Suzano insieme per lo sviluppo sostenibile

Nasce “Together we plant the future”, progetto pilota triennale in sinergia. Promuove la conservazione e il ripristino ecologico di questa regione.

Foresta Amazzonica Sofidel e Suzano insieme per lo sviluppo sostenibile

Si chiama “Together we plant the future” ed è un importante progetto pilota di durata triennale che promuove la conservazione e il ripristino ecologico sostenendo lo sviluppo socio economico della regione amazzonica del Brasile. Ad annunciare il progetto, sono “Suzano”, il più grande produttore mondiale di polpa di cellulosa e “Sofidel“, leader nella produzione del tissue con sede principale a Porcari, il cui ad è Luigi Lazzareschi (nella foto in alto).

L’idea che nasce da questa collaborazione, è quella di sviluppare i corridoi di biodiversità per un futuro sostenibile. Tutto ciò sarà realizzato con il supporto e l’implementazione sul campo di Iabs, l’Istituto brasiliano per lo sviluppo e la sotenibilità, insieme ad Amazonia Onlus, associazione italiana senza scopo di lucro, attiva nella difesa della foresta e delle popolazioni dell’Amazzonia.

"Grazie a questa partnership – si legge in una nota della Sofidel – il nostro investimento consentirà di sviluppare modelli di business sostenibili che potranno essere adottati dalle comunità che vivono a ridosso della foresta pluviale, migliorandone al contempo la sicurezza alimentare e la qualità nutrizionale; nella prima fase – prosegue Sofidel – il progetto aiuterà a far uscire dalla soglia di povertà circa 1.400 famiglie di agricoltori, attraverso progetti per la generazione di reddito, tra cui l’aumento della produttività agricola, l’apicoltura e la coltivazione e commercializzazione di specie autoctone come le bacche di açaí e le noci di cocco babassu".

“Together we plant the future”, inoltre, "finanzierà la creazione di un importante corridoio di biodiversità per mettere in collegamento aree di foresta intatte all’interno di un’area di 2.210 km quadrati ad alto valore ecologico, a cavallo del confine tra gli Stati brasiliani di Maranhão e Pará".

Ma come si concretizzerà tutto questo? "Avverrà attraverso la combinazione tra il ripristino degli habitat naturali e i sistemi agroforestali sostenibili – spiegano – contribuendo all’obiettivo a lungo termine di Suzano di creare corridoi di biodiversità che colleghino mezzo milione di ettari di aree prioritarie nei biomi amazzonico, della foresta atlantica e del Cerrado del Brasile entro il 2030, un’area equivalente a più di 700.000 campi da calcio".

Afferma Andrea Piazzolla, chief purchasing officer di Sofidel: "Oggi un’azienda impegnata a costruire un futuro sostenibile e a creare valore per tutti i suoi stakeholder, deve assicurarsi che i suoi fornitori condividano la stessa visione e lo stesso modo di operare; Sofidel crede nell’obiettivo 17 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per questo abbiamo deciso di unire le forze con Suzano, uno dei nostri principali fornitori, per fare la differenza: condividiamo gli stessi valori, quindi è stato naturale lavorare insieme per contribuire ad affrontare le principali questioni sociali e ambientali in una delle regioni più povere del Brasile".

Gli fa eco Paulo Jose de Souza Chaer Borges, dg di Emea: "Le imprese possono cambiare il mondo in meglio, ma non possiamo farlo da soli; se lavoriamo insieme possiamo amplificare il nostro impatto ed ecco perché siamo entusiasti di collaborare con uno dei nostri maggiori clienti, Sofidel, per accelerare i primi promettenti impatti che abbiamo riscontrato nei nostri programmi di sostenibilità sociale e ambientale".

ll corridoio di biodiversità andrà a beneficio di specie autoctone della regione che subiscono l’impatto della frammentazione degli habitat; tra queste, il giaguaro, l’araçari collorosso, il tucano scanalato, il tapiro sudamericano, la scimmia tamarina dalle mani nere orientale, l’aluatta dalle mani rosse e il chiropote satanasso, molte delle quali considerate vulnerabili e a rischio di estinzione.

m.g.