Delitto Mariani, assolto il vicino

La Corte d’Appello ha parzialmente riformato la sentenza: non vi fu favoreggiamento dell’imputato

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Non vide affatto quel nomade fuori dall’abitazione di Luana Mariani a fare da ’palo’ mentre si consumava una rapina finita in omicidio. Ieri alla Corte d’Appello di Firenze – con l’assoluzione dall’accusa di favoreggiamento del vicino di casa Claudio Questa – si è chiuso l’ultimo capitolo dell’uccisione della donna: era il 4 aprile 2014 quando la 77enne fu aggredita nella sua casa di via Viner da una banda di rom accampata a Seravezza. L’ultima posizione ancora aperta dal punto di vista processuale era, appunto, quella di Questa, difeso dagli avvocati Titano Marsili e Pier Paolo Santini. A lui era stato contestato il fatto che il giorno della rapina e dell’omicidio incrociò lo sguardo di Marcel Raducan che faceva da palo fuori dal villino preso d’assalto dalla banda. E secondo l’accusa lui conosceva il Raducan in quanto marito di Dana Raducan, considerata la mente del gruppo, e che in casa del Questa svolgeva mansioni di pulizia. Interrogato un paio di volte dagli uomini della questura, in entrambi i casi non avrebbe detto agli investigatori che aveva visto il Raducan quel giorno dalle 14,10 alle 14,30, cioè il tempo in cui si è consumata la rapina sfociata in omicidio.

In primo grado il giudice Dal Torrione riguardo l’accusa di favoreggiamento aveva riconosciuto a Claudio Questa l’esimente del timore di conseguenze di fronte alla legge (cioè di essere lui stesso imputato) ma anche di possibili ritorsioni da parte della banda omicida. Quella sentenza è stata impugnata sia dalle parti civili (i nipoti della Mariani) che dal pm e dai legali dello stesso pensionato. "Finalmente la corte d’appello di Firenze – commenta con soddisfazione l’avvocato Marsili – in parziale riforma della sentenza, ha assolto Claudio Questa perchè il fatto non sussiste. Quindi il favoreggiamento non vi fu affatto". Ricordiamo che per il delitto di Maria Luana Mariani sono già diventate definitive le sentenze a carico di Dana Raducan (18 anni ma dal 2019 è sparita nel nulla, per sottrarsi così alla pesante condanna inflitta), Marcel Raducan (12 anni), Madalin Paun (18 anni) che entrò materialmente nella casa insieme a un minorenne che è stato condannato a sei anni dopo che è stata rifiutata la messa in prova.

Francesca Navari