
Annita Consani con la torta dei 100 anni
Lucca, 5 agosto 2017 - Elegante, Annita Consani, con un vestito a fiorami, siede nel giardino della sua casa nella splendida campagna lucchese, in via delle Querce a Monte San Quirico, al fresco, circondata da figli e amici. Oggi saranno tutti, una settantina di parenti a festeggiare lei, nonna Annita, che raggiunge il traguardo dei cent’anni in perfetta forma. È solo leggermente claudicante in conseguenza di una caduta di pochi anni fa. Per il resto è svelta, attenta, memoria di ferro. Annita è la matriarca di sei figli, dodici nipoti, quindici pronipoti. Ci dicono che si è sempre fatta voler bene da tutti ma per svolgere il suo ruolo di guida tra tanti parenti, a volte, benevolmente, ha dovuto assumere il piglio del comando. L’unico cruccio, in questa lieta circostanza, è la mancanza del marito Aldo Giusti, morto nel 1990. «Eravamo molto uniti - dice Annita - Avrei tanto desiderato che Aldo partecipasse con me a questa festa». La signora è madre di tre maschi: Celso 75 anni, Francesco 74, Giancarlo 72 e di altrettante femmine: Laura 70, Silvana 68, Franca 62. Alla centenaria, ucidissima, abbiamo rivolto alcune domande.
Nonna Annita come arriva al traguardo dei cent’anni?
«Non mi sarei aspettata di arrivare a questa età; anno dopo anno, il tempo è passato in fretta. Rivedo come un sogno la mia infanzia. Sono nata a San Martino in Freddana, prima di otto fratelli. Per tre anni ho lavorato in una filanda, poi ho dovuto lasciare per fare la casalinga, c’era tanto da fare a casa».
Ricorda il giorno del suo matrimonio con Aldo?
«Certo, un giorno indimenticabile. Era il 14 febbraio 1942, per San Valentino, ma allora non si festeggiavano gli innamorati, non era di moda. E poi si cominciavano ad avvertire i disagi della guerra. Era un periodo brutto, c’era miseria, morti, ma io e mio marito eravamo decisi a tirare avanti. I figli che nascevano bisognava sfamarli e noi pensavamo che tutto poi sarebbe passato. Pregavamo e il Signore ci ha sempre sostenuto».
Lei è credente?
«La fede mi ha dato grande forza per superare le difficoltà. Sono andata tutte le domeniche alla Messa fino a pochi anni fa, ora partecipo alla funzione guardando la tv».
Può dare un consiglio alle coppie attuali spesso in contrasto e divise?
«Agli sposi di oggi suggerisco di essere affettuosi ma anche di avere grande rispetto uno dell’altra. I contrasti e i malintesi tra le coppie ci sono, ma bisogna parlare, cercare di trovare un’intesa anche per il bene dei figli».
Ecco i figli. Benchè siano anziani li guarda ancora con tenerezza, come fossero piccoli.
«I figli per me sono ancora dei bambini e rappresentano una grande gioia. Voglio bene anche ai nipoti e ai pronipoti e mi sento ricambiata da tanto affetto. Secondo me i bambini devono essere educati, quando si presenta l’occasione anche essere rimproverati e di fare capire quando sbagliano che si sono comportati male. Con i miei figli ho cercato di essere affettuosa ma anche a volte severa».
Ha un segreto per diventare centenari come lei?
“Nessun segreto. Posso però dare dei consigli. Per quanto riguarda la dieta ho sempre mangiato di tutto e poco. Mezzo bicchiere di buon vino a pasto e due tazzine di caffè al giorno. Bisogna cercare di essere tranquilli, nonostante le tempeste della vita. E poi interessarsi a qualcosa, guardare la televisione, leggere qualche libro, i giornali. Noi in casa abbiamo sempre letto La Nazione».
Alcuni parenti che le sono vicinici suggeriscono tra l’altro che Annita è una brava cuoca ha una ricetta speciale per la frittata di patate, un piatto fantastico. Chissà se oggi, per la sua festa vorrà dare l’ennesima prova della sua bravura ai fornelli».
Oriano De Ranieri