Bambina nata morta, 6 indagati: predisposta l’autopsia

L’inchiesta di rito coinvolge gli operatori che l’hanno seguita e il suo ginecologo. Dall’Asl fanno sapere che a causare il decesso è stato un distacco della placenta

Il San Luca

Il San Luca

Lucca, 12 febbraio 2022 - Proseguono le indagini di rito della Procura sulla bambina nata morta l’8 febbraio scorso al San Luca. Il pm Salvatore Giannino ha aperto due giorni fa l’inchiesta per far luce su quanto accaduto. Come avviene in questi casi, le indagini sono mirate ad accertare la presenza di eventuali responsabilità ed errori umani.

Per queste ragioni coinvolgeranno gli operatori sanitari che hanno prestato le cure alla gestante e quindi anche lo specialista che l’ha seguita fin dall’inizio della gravidanza. Per il momento sarebbero circa 6 le persone iscritte nel registro degli indagati, di cui la maggior parte sono state già identificate.

Lunedì mattina potrebbero arrivare già le prime risposte dall’autopsia che verrà effettuata sul corpicino della piccola, per la quale il pm ha dato l’incarico al medico legale Marco Di Paolo e ha richiesto la consulenza di un pediatra dell’ospedale Gaslini di Genova.  

La donna, 36enne, originaria della Campania e residente in provincia di Lucca insieme al marito con cui è sposata da circa due anni e mezzo, era ricoverata in ospedale dove stava per portare a termine la gravidanza. Nel corso dei mesi non sarebbero emerse particolari criticità, almeno fino a martedì scorso quando la situazione è precipitata in pochi minuti. Ai primi campanelli d’allarme la donna ha allertato il personale sanitario che, una volta visitata, ha ritenuto opportuno intervenire con un cesareo d’urgenza.

Purtroppo, però, per la bambina non c’è stato niente da fare. Stando agli stessi medici, il tutto sarebbe avvenuto in un arco di tempo molto breve, meno di 15 minuti e il decesso sarebbe stato determinato da un distacco della placenta massivo e rapidissimo, un evento definito raro e imprevedibile dai professionisti. Si attendono ora i riscontri delle indagini della Procura.  

In ogni caso si tratta di un dramma che ha colpito duramente la coppia, alla quale arrivano messaggi di cordoglio anche dall’Azienda Usl Toscana nord ovest che, in attesa che le indagini facciano il loro corso, tiene a precisare la propria posizione. "Da una prima analisi emerge che da parte del personale sanitario è stato fatto tutto il possibile per salvare la vita della neonata - spiegano -. Risulta infatti che la donna sia stata assistita nel rispetto delle procedure di lavoro e delle linee guida, con gestione tempestiva del problema che ha condotto al cesareo di urgenza.

Altrettanto tempestiva la gestione, purtroppo senza esito positivo, dei lunghi tentativi di rianimare la neonata". "L’Azienda USL Toscana nord ovest - si legge ancora nella nota - partecipa al dolore della famiglia della bimba nata e si affida, con piena fiducia, a tutte le verifiche che la magistratura riterrà di effettuare".

Teresa Scarcella