Baldini-Veronesi. Scontro frontale e “veleni“

LUCCA Botta e risposta tra il Maestro Alberto Veronesi e Massimiliano Baldini, responsabile Cultura della Lega in Toscana e consigliere regionale...

Botta e risposta tra il Maestro Alberto Veronesi e Massimiliano Baldini, responsabile Cultura della Lega in Toscana e consigliere regionale che ha criticato varie volte Veronesi come presidente del Comitato Celebrazioni Pucciniane.

"Baldini – attacca Veronesi – è ormai un Pd mimetizzato da leghista. Da quando mi sono insediato alla guida del Comitato Puccini, facendo deliberare al Comitato per Lucca e i suoi territori pucciniani Zubin Mehta, Ivan e Adam Fischer, i Wiener Philharmoniker, la Filarmonica della Scala, il Comunale di Bologna, il Carlo Felice di Genova, la Budapest Festival Orchestra, Vittorio Grigolo, Ambrogio Maestri, Fabio Sartori, Nicola Alaimo, Giancarlo Giannini, l’Accademia della Scala, Camilla Nylund, Carmen Giannattasio, Marco Berti, Massimo Cavalletti, Grisha Asagarov, Michele Gamba, Ivan Ciampa, Beatrice Venezi, e portando Lucca alla Konzerthaus di Vienna e alla Scala di Milano, sono stato personalmente attaccato dal centro sinistra e dall’opposizione alla giunta di Mario Pardini, nonché dal Pd tutto".

"Insieme all’opposizione di sinistra – aggiunge Veronesi – un solo esponente di un partito di Governo mi ha attaccato: il sedicente leghista Massimiliano Baldini. Mi ha attaccato per l’esclusione di Lucca a Città della Cultura, per aver criticato una regia comunista, dopo che sono stato licenziato dal Festival Puccini, mi ha attaccato quando si dimise il tesoriere, quando si dimise la deputata del Pd, mi ha attaccato ogni volta che la opposizione per qualsiasi ragione mi attaccava, infine mi ha attaccato di fronte alle dimissioni del Maestro Mazzoli. Sempre facendo eco e amplificazione agli attacchi del centrosinistra. La Lega dovrebbe valutare seriamente se espellere questo falso leghista dalle proprie fila, considerando che, in fatto culturale, fa il gioco della sinistra".

"In tanti anni di politica – ribatte Baldini – mi sono abituato a sentirne di tutti i colori ma di essere rappresentato come “agente segreto del PD” - una sorta di novello Bruno Pontecorvo in versione culturale anziché atomica – non me l’aspettavo e mi ha divertito tantissimo. Il delegato Alberto Veronesi, stavolta si è davvero superato! Lo ricordo solo qualche anno fa, vestito da uomo sandwich, candidato alle elezioni regionali nelle liste del PD, ritto sulle fioriere in Passeggiata a Viareggio, gridare “fascisti, fascisti“ rivolto a Matteo Salvini, al sottoscritto e a tanti esponenti della Lega durante un comizio".