Auto donata al bimbo disabile: il sogno adesso è realtà

L'anonima imprenditrice che aveva colto l’appello pubblicato su La Nazione ha consegnato il veicolo al piccolo Gabriele

L'automobile

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Lucca, 15 dicembre 2018 - Chiavi in mano, come si dice. Un sogno che si materializza, un incubo che svanisce. Ieri mattina, detto fatto, l’anonima imprenditrice che aveva colto l’appello pubblicato su La Nazione e subito ci aveva contattato, ha donato e ufficialmente consegnato un’auto attrezzata per il piccolo Gabriele Gori, disabile dalla nascita. I genitori Cinzia e Moreno che vivono a San Pietro a Vico con altri due figli, non potevano credere ai loro occhi. L’auto era già lì (della concessionaria auto Adriano di Firenze), sul piazzale della fabbrica, in pronta consegna, con la pedana elettrica perfettamente funzionale per il trasporto della carrozzina di Gabriele. Già pagato persino il passaggio di proprietà. Roba da stropicciarsi gli occhi. "Pare ancora incredibile – dicono i genitori di Gabriele mentre abbracciano la benefattrice –, sembra di vivere un sogno". Ma il risveglio sarà invece bellissimo, non solo per l’auto che risolve un problema non da poco per la famiglia – da quando, nel maggio scorso, gli era stata rubata sotto casa – ma anche per un moto di generosità vera e senza secondi fini.   "Non sappiamo proprio come ringraziare la signora che ha colto il nostro appello su La Nazione e ci ha voluto regalare l’auto – dicono Cinzia e Morena –. Le istituzioni non aiutano. Per un minimo scarto di punteggio non ci hanno riconosciuto il sussidio per invalidità grave. Gabriele non parla, anche se capisce tutto, e non cammina: come può essere più grave di così una creatura di 13 anni?". Una coperta corta, cortissima che lascia scoperta la parte più indifesa della società. Ma questi gesti valgono tutto l’oro del mondo.

Esattamente come quelli che stanno compiendo una moltitudine di persone che, parallelamente, stanno aiutando Laura Contini, la mamma del piccolo Tommaso Berton. Persino a scuola, la Don Milani di S.Anna, è partita la colletta per consentirle di acquistare l’automobile attrezzata per il trasporto in sicurezza e comodità del bambino. Mancano solo 8mila euro al traguardo, chissà se anche per lei il regalo arriverà entro Natale. «Sono troppo felice, anche per Cinzia, vorrei ringraziare tutti – dice Laura –. Tommaso ha sofferto perchè è nato di 29 settimane, con il cordone ombelicale intorno al collo. Ha rischiato di morire lui e anch’io con lui. Oggi posso dire che gli altri hanno dei bambini sani, io ho un angelo in casa. Qualcuno mi prenderà per matta quando dico questo, ma io ne sono convinta: sono fortunata ad avere Tommaso, un angelo che ogni giorno mi scalda il cuore». Un calore che arriva a tutta l’immensa cordata di persone che ha ingaggiato la più bella gara di solidarietà.