REDAZIONE LUCCA

Al Bernardino si prepara il Natale Sorprese agli ospiti Covid e sanitari

La titolare, Manuela Clerici: “No strenne ma angoli ristoro per il personale Asl e vassoi di panettone ai malati in camera“

Nessun regalo di Natale. All’Albergo Bernardino sulla via Romana, convertito in struttura sanitaria per i malati Covid asintomatici o pauci sintomatici – si cura nell’ottica stringente della “sostanza“, in considerazione del particolare momento storico.

“Ho pensato di investire le risorse che in un anno normale avrei dedicato alle tradizionali strenne natalizie, a confortanti ristori a base di panettone e dolcetti di Natale dedicati sia al personale dell’Asl che assiste i nostri malati sia ai malati stessi, alcuni dei quali dovranno passare le prossime festività da noi – dice la titolare dell’Hotel Bernardino, Manuela Clerici –. Francamente ci pare più giusto così, far qualcosa per gli operatori sanitari che sono sempre iper efficienti e anche per i poveri malati che non potranno rientrare nelle loro case nemmeno per le prossime festività“. E il dono in questo caso non aspetterà il 25 dicembre per essere scartato. “Abbiamo allestito una zona ristoro per infermieri e medici Asl che puntualmente, ogni giorno, assistono i malati Covid che abbiamo ospiti al Bernardino, in modo che qui da noi possano trovare anche un minimo di accoglienza e calore, e riprendere fiato dalle loro “maratone“.

In più nelle camere dei malati serviremo delle monoporzioni di panettone e delle piccole bottiglie di spumante che, ci siamo informati, possono consumare. Ci sembra un gesto più apprezzabile e significativo in una situazione come quella che stiamo vivendo“.

Come aveva annunciato il dottor Luigi Rossi, direttore dell’area distretto della Piana, il Bernardino insieme a Villa Rinascimento resteranno gli unici alberghi sanitari della nostra zona. Oggi l’Hotel Bernardino ospita 12 persone, di varie nazionalità, anche piuttosto giovani. La bella notizia c’è: una signora di 83 anni, colpita dal virus, si è finalmente negativizzata – percorso che invece a volte diventa particolarmente lungo e sofferto – ed è potuta rientrare a casa.

Laura Sartini