I carabinieri, impegnati sul territorio per il controllo e la prevenzione, sventano un furto ormai consumato ad Altopascio, al ristorante "Sukai Sushi" e restituiscono la refurtiva, costituita da 44 tablet, ai legittimi proprietari. Una brillante operazione dell’Arma che potrebbe a breve portare risultati fondamentali. I ladri, infatti, per forzare l’ingresso si sono anche fatti del male, ferendosi e lasciando evidenti tracce ematiche che saranno analizzate dalla sezione scientifica.
I reperti con il sangue dei malviventi potrebbero fornire informazioni utili per dare un nome ed un volto agli autori dell’ennesimo blitz a danno di attività produttive nella cittadina del Tau negli ultimi dieci giorni. Una volta entrati all’interno del locale, i soliti ignoti si erano impadroniti di 44 tablet, quelli in dotazione ai tavoli di alcuni ristoranti e che servono per fare le ordinazioni da parte dei clienti. Ma, intercettati dai militari, hanno dovuto lasciare l’intero bottino per la fuga.
E’ successo la notte scorsa nel ristorante giapponese situato sulla via Romea, nei pressi del passaggio a livello e del centro di Altopascio, una zona sempre trafficata, praticamente 24 ore. Con il tentativo di effrazione si è azionata la sirena del sistema di allarme. La gang ha provato comunque ad agire sul fattore tempo, smontando rapidamente gli apparecchi elettronici, ma i carabinieri erano in zona, in perlustrazione rafforzata, con due pattuglie, proprio a scopo preventivo dopo gli ultimi numerosi casi che si sono verificati nei giorni scorsi. I ladri, a quel punto, hanno dovuto abbandonare la refurtiva in fretta e furia e sono scappati di gran carriera in un boschetto che è vicino al luogo del blitz e che confina con la frazione di Badia Pozzeveri. Nonostante le ricerche, sono diventati... uccel di bosco, è il caso di dirlo.
Oltre alle tracce lasciate dai ladri, ci sono anche le immagini delle telecamere della videosorveglianza che potrebbero aiutare gli inquirenti i quali stanno cercando di capire se tutti i furti a danno di attività produttive sono legati da un unico filo conduttore oppure no. Le indagini sono già scattate a 360 gradi e presto potrebbero arrivare buone notizie per interrompere questo stillicidio di colpi: macelleria islamica, ferramenta Pinini, bar Togos’, ristorante Il Templare, ristorante La Dogana, ora il Sukai Sushi.
Massimo Stefanini