Fumetto in lutto, è morto Carlo Ambrosini

Aveva 69 anni era uno dei più apprezzati autori di Dylan Dog. Il cordoglio della Sergio Bonelli Editore

Carlo Ambrosini visto da Graziano Origa (dal sito di Sergio Bonelli Editore)

Carlo Ambrosini visto da Graziano Origa (dal sito di Sergio Bonelli Editore)

Lucca, 1 novembre 2023 – Il mondo del fumetto, riunito festosamente a Lucca Comics viene rattristato da una brutta notizia. E’ morto, all’età di 69 anni, Carlo Ambrosini uno dei disegnatori e sceneggiatori più apprezzati del fumetto.

Ambrosini, colto da emorragia cerebrale, era in coma da alcuni giorni ed è  morto proprio nel primo giorno di quel festival, Lucca Comics, appunto del quale è stato più volte protagonista. 

Ambrosini era uno degli autori di punta della Sergio Bonelli Editore che, sul suo sito, lo ricorda così: “Ci ha lasciati Carlo Ambrosini, amatissimo autore di Napoleone e Jan Dix, ma anche di tante avventure di Dylan Dog e di numerosi altri albi e volumi pubblicati dalla nostra Casa editrice. Nato in provincia di Brescia nel 1954, Ambrosini è appassionato di fumetti sin da piccolo.

Frequenta però il liceo artistico e quindi l'Accademia di Belle Arti di Brera con l'idea di dedicarsi alla pittura, per poi virare sul mondo dell'illustrazione per sbarcare il lunario. Il suo esordio nel mondo del fumetto avviene a metà degli anni 70, sulle pagine delle collane di guerra della Dardo, ma anche sulle pubblicazioni di Ediperiodici ed Editoriale Corno. Pubblica anche una storia di ambientazione medievale per la rivista "Il Mago" edita da Mondadori, ed è proprio grazie a quella storia che nel 1978 viene inserito nello staff di "La Storia d'Italia a Fumetti" di Enzo Biagi.

È però lo stesso Ambrosini a indicare come suo vero esordio da "fumettaro" l'uscita di "Pellerossa", il numero 26 di Ken Parker, pubblicato nel gennaio del 1980 dall'allora Cepim. Nei quindic'anni successivi realizza un'altra decina di albi del personaggio creato da Berardi e Milazzo, ma trova il tempo di creare, sulle pagine di "Orient Express", il medievale Nico Macchia, che sopravvive alla stessa rivista e vede la conclusione delle sue avventure pubblicata da Glenat in Francia prima che in Italia. È tra i primi disegnatori a entrare nello staff di Dylan Dog, su cui esordisce nel numero 15, "Canale 666".

Nel corso degli anni, Ambrosini comincia anche a scrivere sceneggiature per l'Indagatore dell'Incubo fino a quando, nel 1997, non viene assorbito totalmente dalla sua prima creazione personale in casa Bonelli: Napoleone. Molto apprezzato dai lettori sin dagli esordi, Napoleone supera le 50 uscite con cadenza bimestrale, rimanendo in edicola per quasi dieci anni. "L'investigatore entomologo" vive avventure fortemente influenzate dalla pittura e da una certa letteratura mitteleuropea, cosa che ne fa un unicum nel panorama della Sergio Bonelli Editore. Quasi sulla stessa linea, nel 2008 debutta Jan Dix, collana di cui vengono pubblicati 14 numeri. Alternando i compiti di scrittore a quelli di disegnatore, Ambrosini continua negli anni a lavorare principalmente su Dylan Dog, disegnando però anche il Texone del 2005, una manciata di albi di Le Storie (alcuni dedidati al ritorno in scena di Napoleone) e due recenti volumi della serie da libreria Il Confine.”