MASSIMO BENEDETTI
Sport

Un duro impatto con la realtà della serie A

Massimo

Benedetti

Il pranzo è un po’ indigesto. Lo Spezia nel ’lunch-match’ d’esordio contro il Sassuolo impara subito, se non lo avesse già saputo, che la serie A è un altro sport. Al minimo errore sei punito e non puoi stare tanto a pensare col pallone tra i piedi, perché te lo portano via immediatamente.

Il risultato finale è impietoso, ma è innegabile che sia maturato nell’ultima mezz’ora, visto che al 63’ il punteggio era di 1-1 e la speranza di poter strappare un pareggio rimaneva viva. Anche perché il Var sembrava avere un conto personale con Caputo: due i gol annullati per fuorigioco millimetrici all’attaccante neroverde (ce ne sarà poi anche un terzo, prima del gol ’buono’ del 4-1). Lo Spezia, comunque, è stato in partita a lungo e ha pagato cari gli errori dei singoli, soprattutto nel reparto arretrato dove c’erano assenze importanti. Ma i bianchi hanno avuto anche l’opportunità di riaprire la partita sul 3-2 con la traversa di Galabinov, l’autore del primo storico gol in serie A e tra i migliori. E’ andata bene la ’vecchia guardia’, con Bartolomei, Gyasi e Matteo Ricci (suo l’assist per il gol) che hanno dimostrato di poter giocare nel massimo campionato. Aspettando Maggiore. Se proprio dobbiamo fare un appunto a mister Italiano, che non dimentichiamolo era anche lui all’esordio in serie A, è aver tardato le tre sostituzioni col Sassuolo già in vantaggio 3-1. Cambi peraltro azzeccati. Farias, Mora e Deiola sono entrati bene in partita, i compagni che hanno rilevato erano un po’ in affanno e il Sassuolo aveva preso il sopravvento. Chissà cosa sarebbe successo se fossero entrati prima. Ma con i se non fa la storia. Rimane il fatto che il Sassuolo è un’ottima squadra, la stessa arrivata ottava la scorsa stagione. Non saranno tutti avversari così e si dovrà far tesoro degli errori.