MASSIMO
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Squadra risorta nel 2° tempo Meritava di più

Massimo

Benedetti

Quando lo Spezia riuscirà a non regalare più il 1° tempo agli avversari – era già accaduto contro il Verona e si è ripetuto ieri – allora la strada verso la salvezza sarà in discesa. Perché alla fine le Aquile avrebbero meritato di vincere, come ha ammesso lo stesso Paulo Sousa.

E’ successo che il ’brutto anatroccolo’ dei primi 45’ si è trasformato in un bel cigno, perché altrimenti sarebbe stato difficile evitare il ko. Questo grazie anche alle mosse di Semplici che ha azzeccato tutte le sostituzioni, subito dopo l’intervallo e con l’ingresso di Agudelo che ha ulteriormente cambiato la partita, tanto che alla fine si può davvero sostenere che siano due punti persi, invece che uno guadagnato.

Lo legittimano, sull’1-1, la traversa di Maldini e il palo di Ekdal, dove la dea bendata purtroppo si è girata dall’altra parte: nella prima occasione sul calcio piazzato il pallone è schizzato sulla riga di porta senza entrare, nella seconda è tornato indietro dai difensori campani. Lo Spezia ha chiuso la sfida in crescendo, dimostrando di avere grande carattere, con un Maldini che sembra un altro giocatore per volontà ed efficacia. Tanto che sarà lui una delle armi dell’attacco per conquistare la permanenza in serie A, assieme a Nzola che ieri ha sofferto per i compagni dalla tribuna e a Shomurodov che ha segnato finalmente il primo gol con la maglia bianca.

Ma bisogna anche domandarsi come mai lo Spezia sia stato così brutto nel 1° tempo, tanto

da rischiare di subire altri due gol dopo il harakiri di Caldara al 43’. I bianchi sono andati in apnea e bisogna ringraziare Dragowski che ha parato su Sambia al 2’ di recupero e la traversa che ha respinto il colpo di testa di Piatek subito dopo, se la partita non è finita lì. Invece c’è stata la rinascita e se lo Spezia sarà quello del 2° tempo, la salvezza non potrà sfuggire.